Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Esdra 9:3-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

3. Quando ho sentito queste cose, sono rimasto sconvolto: mi sono strappato la veste e il mantello, i capelli e la barba e mi sono seduto a terra addolorato.

4. Allora tutti quelli che temevano il giudizio del Dio d’Israele sull’infedeltà dei rimpatriati si sono radunati intorno a me. Io sono rimasto là, abbattuto, fino al sacrificio della sera.

5. Giunta la sera, all’ora del sacrificio, ho interrotto il mio pianto e il mio silenzio; mi sono rialzato con la veste e il mantello a brandelli, mi sono messo in ginocchio e ho steso le mani verso il Signore mio Dio. Ho pregato così:

6. «Mio Dio! Mi vergogno troppo per alzare la faccia verso di te, perché i nostri peccati sono cresciuti fin sopra la nostra testa e la nostra colpa giunge fino al cielo.

7. Dal tempo dei nostri padri fino a oggi non abbiamo mai smesso di peccare. Per questo, noi, i nostri re, i nostri sacerdoti siamo stati messi nelle mani di re stranieri, costretti a subire la morte, l’esilio, la rapina e il disonore: la stessa cosa accade anche oggi.

8. Ma ora, Signore nostro Dio, ci hai concesso un momento di grazia: hai fatto tornare una parte di noi dall’esilio e ci hai dato un rifugio nel tuo luogo santo, luce ai nostri occhi e sollievo alla nostra schiavitù.

9. È vero, noi siamo schiavi. Ma tu non ci hai abbandonati nella nostra condizione. Ci hai procurato il favore dei re di Persia, ci hai incoraggiati a restaurare le rovine del tuo tempio e a ricostruirlo, e ci hai concesso rifugio in Gerusalemme e in Giudea.

10. A questo punto, che cosa potremmo dire, o nostro Dio? Abbiamo disubbidito ai comandamenti

11. che ci avevi dato per mezzo dei profeti, tuoi servi. Essi ci avevano detto chiaramente: “La terra di cui state per prendere possesso è tutta corrotta: i popoli che vi abitano l’hanno riempita delle loro disgustose malvagità.