Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ebrei 4:8-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

8. Infatti se Giosuè avesse portato il popolo in questo riposo, Dio non avrebbe mai parlato di un altro giorno.

9. Dunque resta ancora possibile per il popolo di Dio un riposo simile a quello del settimo giorno.

10. Perché chi entra nel riposo di Dio riposa dalle proprie opere, come ha fatto Dio stesso.

11. Perciò affrettiamoci a entrare in quel riposo; facciamo in modo che nessuno di noi cada nella disubbidienza, come i nostri padri.

12. La parola di Dio, infatti, è viva ed efficace. È più tagliente di qualunque spada a doppio taglio. Penetra a fondo, fino al punto dove si incontrano l’anima e lo spirito, fin là dove si toccano le giunture e le midolla. Conosce e giudica anche i sentimenti e i pensieri del cuore.

13. Non c’è nulla che possa restare nascosto a Dio. Davanti ai suoi occhi tutte le cose sono nude e scoperte. E noi dobbiamo rendere conto a lui.

14. Restiamo dunque saldi nella fede che dichiariamo di avere, perché abbiamo un *sommo sacerdote grande che è giunto fino a Dio: Gesù che è Figlio di Dio.

15. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote incapace di soffrire con noi per le nostre miserie. Anzi, il nostro sommo sacerdote è stato messo alla prova in tutto, come noi, ma non ha commesso peccato.

16. Dunque accostiamoci con piena fiducia a Dio, re misericordioso, per ricevere misericordia e grazia e per essere aiutati al momento opportuno.