Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ebrei 13:2-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2. Non dimenticate di ospitare volentieri chi viene da voi. Ci furono alcuni che, facendo così, senza saperlo ospitarono degli *angeli.

3. Ricordatevi di quelli che sono in prigione, come se foste anche voi prigionieri con loro. Ricordate quelli che sono maltrattati, perché anche voi siete esseri umani.

4. Il matrimonio sia rispettato da tutti, e gli sposi siano fedeli. Perché Dio condannerà chi commette adulterio o altre immoralità.

5. La vostra vita non sia dominata dal desiderio dei soldi. Contentatevi di quel che avete, perché Dio stesso ha detto nella Bibbia: Non ti lascerò, non ti abbandonerò mai.

6. E così anche noi possiamo dire con piena fiducia: Il Signore viene in mio aiuto, non avrò paura. Che cosa mi possono fare gli uomini?

7. Ricordatevi di quelli che vi hanno guidati e vi hanno annunziato la parola di Dio. Pensate come sono vissuti e come sono morti, e imitate la loro fede.

8. Gesù Cristo è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre.

9. Non lasciatevi ingannare da dottrine diverse e strane. È bene che il nostro cuore sia fortificato dalla grazia di Dio e non da regole a proposito dei vari cibi: chi ubbidisce a quelle parole non ne ha mai avuto un vantaggio.

10. Noi abbiamo un *altare nostro, del quale i *sacerdoti che servono nel *Tempio degli Ebrei non hanno il diritto di mangiare l’offerta.

11. Il *sommo sacerdote degli Ebrei porta nel luogo santissimo sangue di animali, e l’offre come sacrificio per i peccati. I corpi di questi animali sono bruciati fuori della città.

12. Per questo anche Gesù è morto fuori delle mura della città, per purificare il popolo con il suo sangue.

13. Dunque usciamo anche noi fuori della città, andiamo verso di lui, portando la sua stessa umiliazione.

14. Perché noi non abbiamo quaggiù una città nella quale resteremo per sempre; noi cerchiamo la città che deve ancora venire.

15. Per mezzo di Gesù, offriamo continuamente a Dio — come sacrificio — le nostre preghiere di lode, il frutto delle nostre labbra che cantano il suo nome.

16. Non dimenticate di fare il bene e di mettere in comune ciò che avete. Perché sono questi i sacrifici che piacciono al Signore.