Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Daniele 9:1-2-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1-2. Dario, figlio di Serse, appartenente alla dinastia dei Medi, governava il regno dei ∆Caldei. Nel primo anno del suo regno, io, Daniele, studiavo i libri sacri e cercavo di capire il significato di quel che il Signore aveva comunicato al profeta Geremia, cioè i ∆settant’anni durante i quali Gerusalemme doveva rimanere distrutta.

3. Cominciai anche a digiunare e, vestito di sacco, con la testa coperta di cenere mi rivolsi al Signore Dio per pregarlo e supplicarlo.

4. Pregai il Signore, mio Dio, e riconobbi i peccati dicendo:«Signore Dio, tu sei grande e tremendo, tu mantieni la tua alleanza con quelli che ubbidiscono ai tuoi comandamenti e sei fedele con quelli che ti amano.

5. Noi non ti abbiamo ubbidito, abbiamo peccato e siamo colpevoli; ci siamo ribellati contro di te, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi.

6. Non abbiamo dato ascolto ai tuoi servi, i profeti, che hanno parlato da parte tua ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri e al popolo tutto.

7. Tu solo, Signore, sei giusto! Anche oggi dobbiamo solo vergognarci, noi abitanti di Gerusalemme, popolo di Giuda e tutti gli altri Israeliti, vicini o lontani, dispersi nelle nazioni dove tu ci hai cacciati a causa della nostra infedeltà verso di te.

8. «Sì, Signore, noi siamo pieni di vergogna: noi, i nostri re, i nostri capi e i nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te!

9. Ma tu, Signore, nostro Dio, nella tua benevolenza, perdonaci, anche se noi ci siamo ribellati contro di te!

10. Noi non ti abbiamo ascoltato quando ci chiedevi di ubbidire alle leggi che tu ci hai comunicato per mezzo dei tuoi servi, i profeti.