Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Daniele 2:7-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Ancora una volta gli incantatori dissero al re:— Maestà, raccontaci che cosa hai sognato e noi te ne daremo la spiegazione.

8. Ma il re:— Vedo che voi volete guadagnare tempo perché avete capito che la mia decisione è definitiva.

9. Ma se non mi rivelerete quel che ho sognato una sola sarà la vostra sorte. Vedo invece che vi siete messi d’accordo per darmi risposte false ed evasive in attesa che la situazione si evolva. Perciò voglio anzitutto che mi diciate che cosa ho sognato. Così sarò sicuro che saprete darmene la spiegazione.

10. Ripresero gli astrologi:— Maestà, nessuno al mondo può fare quel che tu esigi. Nessun re, per quanto grande o potente, ha mai chiesto una cosa simile a un suo indovino, mago o astrologo.

11. Quel che tu domandi è troppo: nessuno può darti la risposta, eccetto gli dèi, ma essi non abitano fra gli uomini.

12. Allora il re si adirò talmente che diede ordine di uccidere tutti i saggi di Babilonia.

13. La sentenza venne resa ufficiale e i saggi, compresi Daniele e i suoi compagni, stavano per essere messi a morte.

14. Daniele si rivolse con prudenza e saggezza ad Ariòc, capo delle guardie del re, che si preparava a giustiziare i saggi di Babilonia.