Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Baruc 2:19-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

19. Mentre ti presentiamo le nostre suppliche, o Signore nostro Dio, noi non confidiamo nei meriti dei nostri antenati o dei nostri re.

20. Riconosciamo che tu ci hai mandato il castigo, segno della tua ira. Tu ci avevi avvisati per mezzo dei tuoi servi, i profeti. Avevi annunziato:

21. “Questo è il messaggio del Signore: piegate il collo e lavorate per il re di Babilonia; così resterete nel paese che ho dato ai vostri antenati.

22. Se disubbidirete alle mie parole e non servirete il re di Babilonia,

23. sappiate che io farò sparire dalle città di Giuda e dalle vie di Gerusalemme qualsiasi parola di gioia o canto di festa e non si sentiranno più le voci di allegria in occasione di nozze. Tutto il paese diventerà un deserto, senza abitanti”.

24. «Ma noi non abbiamo ubbidito al tuo comando e non abbiamo voluto servire il re di Babilonia. Perciò hai eseguito le tue minacce. Come avevi preannunziato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, le ossa dei nostri re e dei nostri antenati sono state tolte dalle loro tombe e gettate via.

25. E ora sono esposte di giorno al calore e di notte al gelo. Essi sono morti dopo atroci tormenti, uccisi dalla fame, dalla guerra e dalla peste.

26. A causa della malvagità del popolo d’Israele e di Giuda, hai ridotto il tempio nello stato in cui è ancora oggi; eppure era la tua casa!».

27. «Tu, Signore nostro Dio, sei stato davvero giusto e misericordioso,

28. come avevi proclamato per mezzo del tuo servo Mosè, quando gli ordinasti di scrivere la tua legge alla presenza di tutti gli Israeliti. Tu dicesti:

29. “Se voi non ubbidirete alle mie parole, anche se ora siete un popolo numeroso, sarete ridotti a un piccolo numero disperso fra le nazioni.

30. Difatti io so che essi non mi daranno ascolto, perché sono gente dalla testa dura. Ma in terra d’esilio rientreranno in se stessi

31. e riconosceranno che io, il Signore, sono il loro Dio. Io darò ad essi un cuore docile e orecchi attenti.

32. In terra d’esilio si ricorderanno di me e mi loderanno di nuovo.

33. Si ricorderanno dei loro antenati che mi avevano offeso e così rinunzieranno alla loro ostinazione e alle loro azioni cattive.

34. Allora io li riporterò nella terra promessa ai loro antenati Abramo, Isacco e Giacobbe. Diventeranno padroni del paese; io li renderò di nuovo numerosi e non diminuiranno mai più.

35. Farò con loro un’alleanza eterna; così io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non scaccerò mai più Israele, mio popolo, dalla terra che gli ho data”».