Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Atti 18:15-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. Ma visto che si tratta di sottigliezze dottrinali della vostra Legge, arrangiatevi da soli! Io non voglio essere giudice in queste faccende».

16. Così li fece uscire dal tribunale.

17. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo-sinagoga, e si misero a picchiarlo davanti al tribunale. Gallione però non volle interessarsi di queste cose.

18. Paolo rimase a Corinto ancora un po’ di tempo. Poi salutò i cristiani di quella città e si imbarcò verso la provincia della Siria, insieme a Priscilla e Aquila. Siccome aveva fatto un voto, a Cencre si era fatto tagliare del tutto i capelli.

19. Quando arrivarono nella città di Efeso Paolo si separò dai due coniugi. Entrò nella *sinagoga e si mise a discutere con gli Ebrei.

20. Essi lo pregarono di rimanere più a lungo, ma Paolo non accettò.

21. Tuttavia li salutò dicendo: «Se Dio vorrà, tornerò da voi un’altra volta».Da Efeso si imbarcò

22. per Cesarèa. Di qui andò a salutare la comunità di Gerusalemme, poi discese ad Antiòchia.

23. In questa città Paolo rimase per un po’ di tempo. Di là partì di nuovo e attraversò una dopo l’altra le regioni della Galazia e della ∆Frigia. Dappertutto egli rafforzava i *discepoli nella fede.

24. A Efeso in quei giorni arrivò un Ebreo, un certo Apollo, nato ad Alessandria d’Egitto. Parlava molto bene ed era esperto nella Bibbia.