Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Atti 18:10-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. perché io sono con te! Nessuno potrà farti del male. Anzi, molti abitanti di questa città appartengono già al mio popolo».

11. Paolo rimase a Corinto un anno e mezzo, e annunziava loro la parola di Dio.

12. Mentre Gallione era governatore romano della provincia dell’∆Acaia, gli Ebrei insorsero in massa contro Paolo: lo presero e lo portarono davanti al tribunale,

13. dicendo: «Quest’uomo cerca di convincere la gente ad adorare Dio in modo contrario alla *Legge».

14. Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse agli Ebrei: «Se si tratta di un delitto o di una colpa grave, o Ebrei, è giusto che vi ascolti.

15. Ma visto che si tratta di sottigliezze dottrinali della vostra Legge, arrangiatevi da soli! Io non voglio essere giudice in queste faccende».

16. Così li fece uscire dal tribunale.

17. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo-sinagoga, e si misero a picchiarlo davanti al tribunale. Gallione però non volle interessarsi di queste cose.

18. Paolo rimase a Corinto ancora un po’ di tempo. Poi salutò i cristiani di quella città e si imbarcò verso la provincia della Siria, insieme a Priscilla e Aquila. Siccome aveva fatto un voto, a Cencre si era fatto tagliare del tutto i capelli.

19. Quando arrivarono nella città di Efeso Paolo si separò dai due coniugi. Entrò nella *sinagoga e si mise a discutere con gli Ebrei.

20. Essi lo pregarono di rimanere più a lungo, ma Paolo non accettò.

21. Tuttavia li salutò dicendo: «Se Dio vorrà, tornerò da voi un’altra volta».Da Efeso si imbarcò