Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Atti 15:13-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo disse: «Fratelli, ascoltatemi!

14. Simone ci ha raccontato come fin da principio Dio ∆si è preso cura dei pagani, per accogliere anche loro nel suo popolo.

15. Questo concorda in pieno con le parole dei *profeti. Sta scritto infatti nella Bibbia:

16. Dopo questi avvenimenti io ritornerò; ricostruirò la casa di Davide che era caduta. Riparerò le sue rovine e la rialzerò.

17. Allora gli altri uomini cercheranno il Signore, anche tutti i pagani che ho chiamati a essere miei. Così dice il Signore. Egli fa queste cose,

18. perché le vuole da sempre.

19. «Per questo io penso che non si devono creare difficoltà per quei pagani che si convertono a Dio.

20. A loro si deve soltanto chiedere di non mangiare la carne di animali che sono stati sacrificati agli idoli. Devono anche astenersi dai ∆disordini sessuali. Infine non dovranno mangiare il sangue e la carne di animali morti per ∆soffocamento.

21. Queste norme, date da Mosè, fin dai tempi antichi sono conosciute in ogni città. Infatti dappertutto ci sono uomini che, ogni *sabato, nelle sinagoghe leggono e predicano la legge di Mosè».

22. Allora gli *apostoli e i responsabili della chiesa di Gerusalemme, insieme a tutta l’*assemblea, decisero di scegliere alcuni tra di loro e di mandarli ad Antiòchia, insieme con Paolo e Bàrnaba. Furono scelti due: Giuda, ∆chiamato Barsabba, e Sila, che erano tra i primi di quella comunità.

23. Ad essi fu consegnata questa lettera:«Gli apostoli e i responsabili della comunità di Gerusalemme salutano i fratelli cristiani di origine non ebraica che vivono ad Antiòchia, in Siria e in Cilicia.

24. Abbiamo saputo che alcuni della nostra comunità sono venuti fra voi per turbarvi e creare confusione. Non siamo stati noi a dare loro questo incarico.

25. Perciò, abbiamo deciso, tutti d’accordo, di scegliere alcuni uomini e di mandarli da voi. Essi accompagnano i nostri carissimi Bàrnaba e Paolo,

26. i quali hanno rischiato la vita per il nostro Signore Gesù Cristo.