Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Atti 12:10-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Pietro e l’angelo attraversarono i primi due posti di guardia. Poi arrivarono al portone di ferro che portava in città. Il portone si aprì davanti a loro, ed essi uscirono. Camminarono un po’ in una strada, e all’improvviso l’angelo scomparve.

11. Allora Pietro si rese conto di quello che stava accadendo e disse: «Ora capisco: è proprio il Signore che ha mandato il suo angelo per liberarmi dal potere di Erode e da tutto il male che il popolo voleva farmi».

12. Rimase un po’ a pensare, poi andò verso la casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco. Là si erano riuniti molti cristiani per pregare insieme.

13. Pietro bussò alla porta d’ingresso, e una ragazza che si chiamava Rode venne ad aprirgli.

14. Essa riconobbe subito la voce di Pietro e per la gioia non pensò neppure di aprire la porta ma tornò indietro e riferì che Pietro era là fuori.

15. Ma gli altri le dissero: «Tu sei matta».La ragazza però insisteva e diceva che era proprio vero. Allora le dissero: «Sarà il suo angelo».

16. Pietro, intanto, continuava a bussare alla porta. Quando finalmente gli aprirono, videro che era proprio lui e rimasero sbalorditi.

17. Ma Pietro con la mano fece segno di tacere: poi raccontò in che modo il Signore lo aveva liberato dal carcere. Alla fine disse: «Fatelo sapere a Giacomo e agli altri fratelli». Poi uscì e se ne andò altrove.

18. Quando fu giorno, tra i soldati ci fu grande agitazione: tutti domandavano che cosa era accaduto di Pietro.