Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Apocalisse 21:8-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

8. Ma i vigliacchi, i miscredenti, i depravati, gli assassini, gli svergognati, i ciarlatani, gli idolatri e tutti i bugiardi andranno a finire nel lago ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la seconda morte».

9. Poi venne uno dei sette *angeli che avevano le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi disse: «Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello».

10. Lo Spirito mi trasportò su una grande montagna, molto alta, e l’angelo mi mostrò Gerusalemme, la città santa che appartiene al Signore. Essa scendeva dal cielo, da parte di Dio.

11. Aveva lo splendore di Dio, brillava come una pietra preziosa, come una gemma cristallina.

12. Le sue mura erano solide ed elevate, con dodici porte. Alle porte stavano dodici angeli, e sulle porte erano scritti dodici nomi, quelli delle dodici tribù d’Israele.

13. C’erano tre porte a oriente, tre a settentrione, tre a mezzogiorno e tre a occidente.

14. Le mura poggiavano su dodici basamenti, e su ciascuno di questi era scritto un nome, quello di uno dei dodici *apostoli dell’Agnello.

15. L’angelo che parlava con me aveva una canna d’oro per misurare la città, le sue mura e le sue porte.

16. La città era quadrata, di larghezza uguale alla lunghezza. L’angelo misurò la città: dodicimila stadi (più di duemila chilometri). La lunghezza, la larghezza e l’altezza sono identiche.