Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Apocalisse 21:16-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

16. La città era quadrata, di larghezza uguale alla lunghezza. L’angelo misurò la città: dodicimila stadi (più di duemila chilometri). La lunghezza, la larghezza e l’altezza sono identiche.

17. Poi misurò le mura: centoquarantaquattro cubiti (settanta metri), secondo la misura umana che usava l’angelo.

18. La città era d’oro puro, splendente come cristallo; le sue mura erano di diaspro.

19. I basamenti delle mura erano ornati di pietre preziose di ogni genere:di diaspro il primo,di zaffiro il secondo,di calcedonio il terzo,di smeraldo il quarto.

20. Il quinto basamento era di sardònice,il sesto di cornalina,il settimo di crisòlito,l’ottavo di berillo,il nono di topazio,il decimo di crisopazio,l’undicesimo di giacinto,il dodicesimo di ametista.

21. Le dodici porte erano dodici perle: ognuna era ricavata da una perla sola. La piazza della città era d’oro puro, splendente come cristallo.

22. Non vidi nessun *santuario nella città, perché il Signore Dio Onnipotente e l’Agnello sono il suo santuario.

23. Inoltre la città non ha bisogno di sole né di luna, per rischiararla, perché la illumina lo splendore di Dio, e l’Agnello è la sua luce.

24. Le nazioni cammineranno alla sua luce, e i re della terra verranno a lei con il loro splendore.

25. Di giorno le porte non saranno mai chiuse, e non ci sarà più notte.