Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Apocalisse 16:3-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

3. Il secondo angelo versò la sua coppa sul mare: l’acqua del mare diventò come il sangue dei cadaveri, e tutti gli animali che erano nel mare morirono.

4. Il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti: la loro acqua si trasformò in sangue,

5. e udii le parole dell’angelo che ha potere sulle acque:«Signore santo, che sei e che eri,ti sei mostrato giusto giudice:

6. a quanti hanno sparso il sangue di quelli che ti appartengonoe dei *profeti che parlavano per tuo incaricotu hai dato loro sangue da bere.Hanno avuto quel che si meritavano».

7. Quindi udii dall’*altare queste parole: «Sì, o Signore, Dio dominatore universale, hai giudicato con verità e giustizia».

8. Il quarto angelo versò la sua coppa sul sole, che si fece così ardente, da tormentare gli uomini con il suo calore.

9. Tutti furono bruciati dalla sua vampa, ma non cambiarono vita e non lodarono Dio, anzi pronunziarono parole oltraggiose contro di lui, perché tiene in suo potere flagelli di questo genere.

10. Il quinto angelo versò la sua coppa sul trono del mostro e il regno del mostro piombò nell’oscurità. La gente si mordeva la lingua per il dolore,

11. e cominciò a bestemmiare contro il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, però non smise di fare il male.

12. Il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate: il fiume si prosciugò e si formò una strada, pronta per i re dell’oriente.

13. Poi vidi tre spiriti immondi, che saltavano come rane dalla bocca del drago, dalla bocca del mostro e dalla bocca del falso *profeta.

14. Erano spiriti di *demòni, che facevano sfoggio di *miracoli e andavano da tutti i re della terra a radunarli per la battaglia del gran *giorno di Dio, dominatore universale.

15. State attenti però: il Signore dice: «Io vengo all’improvviso, come un ladro». Beato chi è sveglio e ha i suoi vestiti a portata di mano! Non gli toccherà andare in giro nudo e vergognarsi davanti alla gente.