Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Apocalisse 16:15-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. State attenti però: il Signore dice: «Io vengo all’improvviso, come un ladro». Beato chi è sveglio e ha i suoi vestiti a portata di mano! Non gli toccherà andare in giro nudo e vergognarsi davanti alla gente.

16. I tre spiriti immondi radunarono i re della terra in un luogo che in ebraico si chiama «Armaghedòn».

17. Il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria, e dal santuario del cielo uscì una voce tonante che veniva dal trono, ed esclamò: «È fatto!».

18. Allora si videro lampi seguiti da scoppi di tuono e ci fu un violento terremoto. Da quando gli uomini esistono sulla terra non si era avuto un terremoto così violento.

19. La grande città fu spaccata in tre, e le città del mondo intero crollarono al suolo. Dio si ricordò anche di Babilonia, la grande città, per farle bere la coppa del vino che rappresenta il suo terribile castigo.

20. Tutte le isole scomparvero, e le montagne non si videro più.

21. Poi cominciò a grandinare, con chicchi enormi che cadevano sopra la gente; e gli uomini maledirono Dio per il flagello della grandine che li colpiva con terribile violenza.