Apocalisse

  1. 1
  2. 2
  3. 3
  4. 4
  5. 5
  6. 6
  7. 7
  8. 8
  9. 9
  10. 10
  11. 11
  12. 12
  13. 13
  14. 14
  15. 15
  16. 16
  17. 17
  18. 18
  19. 19
  20. 20
  21. 21
  22. 22

Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Apocalisse 9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

La quinta tromba

1. Il quinto *angelo suonò la tromba, e vidi una stella che era caduta dal cielo sulla terra. A questa stella fu data la chiave del mondo sotterraneo.

2. La stella aprì il pozzo che conduce al mondo sotterraneo, e dall’apertura, come da una grande fornace, salì un fumo che oscurò il sole e l’aria.

3. Dal fumo uscirono nuvole di *locuste che si riversarono sulla terra. Erano dotate di un potere simile a quello degli ∆scorpioni,

4. ed ebbero l’ordine di non danneggiare né erba, né piante, né alberi, ma solo le persone che non hanno il segno di Dio sulla fronte.

5. Dio non concesse alle locuste il potere di uccidere quelle persone, ma solo di farle soffrire per cinque mesi, come soffre chi è stato punto da uno scorpione.

6. Durante quel periodo gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; vorranno morire, ma la morte fuggirà da loro.

7. Le locuste, a vederle, sembravano cavalli bardati per la guerra. Sulla loro testa c’erano come corone d’oro, e la loro faccia era come viso d’uomo.

8. Avevano capelli lunghi come le donne, e denti simili a quelli dei leoni.

9. Avevano il torace somigliante a una corazza di ferro, e il fruscio delle loro ali era come il rombo di carri di guerra che vanno all’assalto trascinati da molti cavalli.

10. Le loro code, con il pungiglione, erano come code di scorpione: con quelle riuscivano a tormentare gli uomini per cinque mesi.

11. A capo delle locuste c’era un re, l’angelo del mondo sotterraneo. Il suo nome in ebraico è «Abaddon», che per noi vuol dire: sterminatore.

12. Questa è la prima sventura. Ma ecco che stanno per arrivarne altre due.

La sesta tromba

13. Il sesto *angelo suonò la tromba, e allora intesi una voce dai quattro angoli dell’*altare d’oro posto di fronte a Dio.

14. La voce disse al sesto angelo che teneva la tromba: «Libera i quattro angeli incatenati presso il grande fiume Eufrate!».

15. I quattro angeli, preparati proprio per quell’ora, quel giorno, quel mese, quell’anno, furono liberati per uccidere un terzo degli uomini.

16. Udii quanti erano i loro soldati a cavallo: erano duecento milioni.

17. In quella visione, cavalli e cavalieri mi apparvero rivestiti di corazze: alcune, rosse come il fuoco, altre azzurre come lo zaffiro, e altre gialle come lo *zolfo. I cavalli avevano teste che parevano di leoni; fuoco, fumo e zolfo uscivano dalla loro bocca.

18. Un terzo degli uomini fu ucciso da questi tre flagelli, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che uscivano dalla bocca dei cavalli.

19. Il potere dei cavalli sta nella bocca, e anche nella coda: infatti le loro code sono come serpenti che feriscono gli uomini con la testa.

20. Eppure gli altri uomini, quelli che non erano stati uccisi da questi flagelli, non abbandonarono gli idoli fatti con le loro mani, e non smisero di inginocchiarsi davanti ai *demòni e agli idoli d’oro, d’argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non sono in grado di vedere, di udire e di camminare.

21. Non rinunziarono neppure ai loro delitti, alla magia, alla prostituzione e ai furti.