Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Samuele 19:9-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Il re allora si alzò e andò davanti alla porta della città. I soldati furono avvisati che il re li aspettava e tutti si strinsero attorno a lui.Tutti gli uomini del nord erano fuggiti a casa loro.

10-11. In tutte le tribù del nord ci furono discussioni tra il popolo. Si diceva: «Davide è dovuto fuggire dal paese a causa di Assalonne che noi avevamo fatto re, ma ora Assalonne è morto. Davide, però, ci aveva liberati da tutti i nostri nemici e salvati dai Filistei. Perché non decidiamo di far tornare il re Davide?».

12. Davide incaricò i sacerdoti Sadoc ed Ebiatàr di fare questo discorso ai responsabili del territorio di Giuda: «Volete essere voi gli ultimi a rimettere Davide sul suo trono? Sappiate che il re conosce già le decisioni delle tribù del nord.

13. Voi siete suoi fratelli, sue ossa e sua carne. Non potete essere gli ultimi a far tornare il re».

14. Davide li incaricò anche di dire ad Amasa: «Il re ti ricorda che tu sei suo parente, sue ossa e sua carne. Chiede che Dio gli faccia capitare ogni male possibile se non ti farà per sempre comandante del suo esercito al posto di Ioab».

15. Così Davide si attirò il favore di tutti gli abitanti di Giuda ed essi, all’unanimità, lo pregarono di ritornare a Gerusalemme con tutti i suoi collaboratori.

16. Allora il re si mise in viaggio e giunse alla riva del Giordano.La popolazione di Giuda andò incontro al re a Gàlgala per accompagnarlo nel passaggio del Giordano.

17. Con loro si affrettò a venire incontro al re Davide anche quel tale di Bacurìm, Simei figlio di Ghera della tribù di Beniamino.

18. Aveva con sé mille uomini della sua tribù e c’era anche Siba, il servo della famiglia di Saul, con i suoi quindici figli e i venti servi. Erano accorsi al Giordano prima del re,

19. passarono il guado, facendo transitare la famiglia del re e facendo tutto quello che desiderava.Mentre Davide stava per iniziare la traversata, Simei figlio di Ghera si buttò ai suoi piedi

20. e gli disse:— Non tener conto, o re, della mia colpa. Dimentica l’offesa che ti ho fatto il giorno che sei fuggito da Gerusalemme. Non pensarci più, o mio re.

21. Riconosco di aver peccato e per questo sono venuto oggi a presentarmi a te, primo fra tutti i discendenti di Giuseppe.

22. Abisai figlio di Seruià intervenne:— Questo non basta. Simei ha maledetto il re consacrato dal Signore e merita la morte.