Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Samuele 19:26-36 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

26. Quando il re lo incontrò gli disse:— Mefibaal, perché non sei fuggito con me?

27. — Mio re, — rispose Mefibaal, — io sono un povero zoppo. Avevo ordinato di sellare l’asino e deciso di venire con te. Ma il mio servo mi ha ingannato

28. e poi mi ha messo in cattiva luce presso di te, mio re. Ora tu, mio re, che sei come un angelo di Dio, trattami come vuoi.

29. Io so di non aver più diritto di chiederti nulla; tu mi hai concesso di mangiare alla tua tavola, mio re, mentre potevi considerare degni di morte me e tutta la famiglia di Saul.

30. Il re gli rispose:— Non c’è bisogno che tu aggiunga altro. Ho già deciso: tu e Siba vi dividerete tra voi le ∆proprietà di Saul.

31. — Siba può tenersi tutto, — rispose Mefibaal: — a me basta che il mio re e signore torni in pace a Gerusalemme.

32. Anche Barzillài era sceso dalla sua città di Rogheìim, nella regione di Gàlaad, per accompagnare il re fino al Giordano. Sulla riva salutò il re.

33. Barzillài era molto vecchio, aveva ottant’anni. Quando Davide si era fermato a Macanàim, aveva provveduto lui a tutto perché era molto ricco.

34. Il re gli propose:— Barzillài, vieni a stare con me a Gerusalemme, io provvederò a tutto per te.

35. Ma Barzillài gli rispose:— Mi resta poco da vivere, troppo poco per trasferirmi ora a Gerusalemme.

36. Sono un vecchio di ottant’anni, e per me tutto è indifferente. Non gusto più quel che mangio o bevo e se qualcuno canta non sento nemmeno le voci. Alla corte del mio re sarei soltanto di peso.