Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Samuele 19:21-40 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

21. Riconosco di aver peccato e per questo sono venuto oggi a presentarmi a te, primo fra tutti i discendenti di Giuseppe.

22. Abisai figlio di Seruià intervenne:— Questo non basta. Simei ha maledetto il re consacrato dal Signore e merita la morte.

23. — No, — disse Davide ad Abisai e Ioab, figli di Seruià, — io non sono del vostro parere. Voi oggi siete di ostacolo alla mia volontà. In questo giorno nessuno deve essere condannato a morte in Israele, perché oggi io so che sono il solo re d’Israele.

24. Poi disse a Simei: — Tu non morirai.E glielo giurò.

25. Anche Mefibaal, nipote di Saul, andò incontro a Davide. Non si era più lavato i piedi, non aveva curato i baffi né aveva lavato i suoi vestiti dal giorno in cui il re aveva abbandonato Gerusalemme fino a quello del suo ritorno vittorioso.

26. Quando il re lo incontrò gli disse:— Mefibaal, perché non sei fuggito con me?

27. — Mio re, — rispose Mefibaal, — io sono un povero zoppo. Avevo ordinato di sellare l’asino e deciso di venire con te. Ma il mio servo mi ha ingannato

28. e poi mi ha messo in cattiva luce presso di te, mio re. Ora tu, mio re, che sei come un angelo di Dio, trattami come vuoi.

29. Io so di non aver più diritto di chiederti nulla; tu mi hai concesso di mangiare alla tua tavola, mio re, mentre potevi considerare degni di morte me e tutta la famiglia di Saul.

30. Il re gli rispose:— Non c’è bisogno che tu aggiunga altro. Ho già deciso: tu e Siba vi dividerete tra voi le ∆proprietà di Saul.

31. — Siba può tenersi tutto, — rispose Mefibaal: — a me basta che il mio re e signore torni in pace a Gerusalemme.

32. Anche Barzillài era sceso dalla sua città di Rogheìim, nella regione di Gàlaad, per accompagnare il re fino al Giordano. Sulla riva salutò il re.

33. Barzillài era molto vecchio, aveva ottant’anni. Quando Davide si era fermato a Macanàim, aveva provveduto lui a tutto perché era molto ricco.

34. Il re gli propose:— Barzillài, vieni a stare con me a Gerusalemme, io provvederò a tutto per te.

35. Ma Barzillài gli rispose:— Mi resta poco da vivere, troppo poco per trasferirmi ora a Gerusalemme.

36. Sono un vecchio di ottant’anni, e per me tutto è indifferente. Non gusto più quel che mangio o bevo e se qualcuno canta non sento nemmeno le voci. Alla corte del mio re sarei soltanto di peso.

37. Desidero solo accompagnare il mio re al di là del fiume e, per questo, non merito tanta ricompensa.

38. Poi, ti prego, lasciami tornare nella mia città, per aspettare la morte vicino alla tomba di mio padre e di mia madre. C’è qui mio figlio Chimam: lui verrà con te e disporrai di lui come vorrai.

39. Il re gli rispose:— Prenderò con me tuo figlio e lo tratterò come desideri tu. Quel che mi chiederai, te lo farò.

40. Tutti attraversarono il Giordano. Poi Davide abbracciò e benedisse Barzillài che se ne tornò a casa sua.