Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Samuele 16:1-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Davide aveva appena superato la cima del monte, quando gli venne incontro Siba, il servo di ∆Mefibaal. Aveva con sé due asini sellati carichi di duecento forme di pane, cento grappoli di uva secca, un centinaio di frutti di stagione e un otre di vino.

2. — Che fai con quella roba? — gli chiese Davide.— Gli asini servono a voi per cavalcare, — rispose Siba, — pane e uva sono per dar da mangiare ai tuoi uomini e il vino per bere quando saranno stanchi nel deserto.

3. — Ma dov’è il tuo padrone? — domandò Davide.— È rimasto a Gerusalemme, — rispose Siba al re. — Egli pensa che ora gli Israeliti del nord gli restituiranno il regno che fu di suo padre.

4. — Se è così, — rispose Davide, — le proprietà di Mefibaal sono tue.— Grazie, — rispose Siba con un inchino, — spero di aver sempre il tuo favore, o mio signore e re.

5. Davide arrivò a Bacurìm e vide uscire un uomo. Era un certo Simei figlio di Ghera, un lontano parente di Saul e si fece avanti per maledire Davide;

6. lanciava sassi contro il re e i suoi collaboratori, nonostante la gente e i soldati che circondavano Davide da ogni parte.

7. Simei gridava continuamente: «Assassino! delinquente! vattene via!

8. Ora il Signore ti fa pagare il sangue che tu hai sparso nella famiglia di Saul. Hai portato via il regno a Saul e ora il Signore lo dà ad Assalonne, un figlio tuo. Questa disgrazia te la sei cercata, assassino!».

9. Abisai figlio di Seruià disse a Davide:— Questo disgraziato non deve maledire il re. Lasciami andare a tagliargli la testa.

10. — Che volete da me? — disse Davide ad Abisai e Ioab figli di Seruià. Se quest’uomo mi maledice perché così vuole il Signore, nessuno può chiedergliene conto.