Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Samuele 15:2-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2. Ogni mattina Assalonne si fermava sul bordo della strada, appena fuori della porta di Gerusalemme. Quando arrivava qualcuno che andava dal re per avere una sentenza su una lite, Assalonne lo chiamava e gli domandava:— Da che città vieni?— Vengo dalla tale città del territorio del nord, — rispondeva quello.

3. — Vedi, — diceva Assalonne, — certamente le tue ragioni sono giuste e legittime ma, a corte, nessuno ti ascolterà.

4. E aggiungeva:— Se mettessero me giudice in questo paese, io renderei giustizia a chiunque venisse per una lite o un processo.

5. Qualcuno si avvicinava e s’inchinava davanti ad Assalonne fino a terra. Allora lui stendeva la mano per farlo alzare, lo abbracciava e lo baciava.

6. Faceva così con tutti quelli che dal nord, dal territorio d’Israele, venivano dal re per un processo. In questo modo circuiva tutta la gente del nord.

7. Dopo quattro anni Assalonne disse al re:— Vorrei andare a Ebron, per mantenere la solenne promessa che ho fatto al Signore,

8. quando ero a Ghesur presso gli Aramei. Ho promesso al Signore un sacrificio di ringraziamento, se mi avesse fatto tornare a Gerusalemme.

9. — Va’ pure in pace, — gli rispose il re.Assalonne andò a Ebron.

10. Mandò messaggeri a tutte le tribù del nord con quest’ordine: «Quando verrà dato il segnale con le trombe, annunziate che Assalonne è diventato re a Ebron».

11. Duecento uomini erano andati con Assalonne da Gerusalemme a Ebron. Erano stati invitati da lui, ma essi erano all’oscuro dei suoi progetti e del tutto innocenti.

12. Assalonne mandò a chiamare anche Achitòfel, il Ghilonita, nella sua città di Ghilo, ∆mentre stava compiendo sacrifici: Achitòfel era uno dei consiglieri di Davide. La congiura si rafforzava: i seguaci di Assalonne andavano aumentando.

13. A questo punto un informatore disse a Davide che gli Israeliti del nord parteggiavano per Assalonne.

14. Egli convocò tutti i suoi collaboratori che si trovavano a Gerusalemme e disse:— Dobbiamo fuggire: non abbiamo possibilità di salvarci da Assalonne. Facciamo in fretta; egli sta per arrivare e, se ci trova qui, sarà la nostra fine e il massacro dei cittadini.