Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Samuele 14:13-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. — Perché allora, — disse la donna, — non giudichi allo stesso modo a favore del popolo di Dio? Dopo quanto hai detto, ti rendi colpevole se impedisci il ritorno di quella persona che lasci in esilio.

14. Quando moriamo, noi siamo come acqua versata per terra che non si può più raccogliere. Ma Dio non vuole la morte, anzi fa sì che chi è stato esiliato non rimanga esiliato da lui.

15. A ogni modo, io sono venuta a dirti queste cose, o mio re, perché la gente mi ha messo paura. Pur essendo una tua povera serva, speravo che tu avresti seguito il mio consiglio.

16. Pensavo che tu mi avresti ascoltata e liberata dalle mani di chi vuol eliminare me e il mio unico figlio dall’eredità di Dio.

17. Quanto a me, ero certa che la parola del mio re mi sarebbe stata di aiuto, perché il mio re è come un angelo di Dio e sa distinguere il bene dal male. Il Signore tuo Dio sia sempre con te!

18. Il re allora chiese alla donna:— Adesso rispondimi con sincerità.— Domanda pure, o re, — disse la donna.

19. — C’è la mano di Ioab in tutto questo? — chiese Davide.— Com’è vero che tu sei vivo, o mio re, tu cogli sempre nel segno. È proprio Ioab, il tuo generale, che mi ha ordinato di venire e mi ha suggerito tutte le parole che dovevo dirti.

20. Ha fatto così per presentarti i fatti in forma diversa, ma tu sei sapiente come un angelo di Dio e capisci le cose di questo mondo.

21. Davide fece chiamare Ioab e gli disse:— Ho sistemato la cosa. Fa’ tornare il giovane Assalonne.

22. Ioab si inchinò fino a terra e lo ringraziò:— Oggi, o mio re, hai usato comprensione con me, tuo servo, perché hai deciso secondo il mio suggerimento.