Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Samuele 13:5-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. Ionadàb gli suggerì:— Mettiti a letto e fingiti malato. Quando tuo padre verrà a trovarti, digli: «Se venisse mia sorella Tamar a farmi da mangiare e vedessi con i miei occhi quello che prepara, mangerei volentieri il cibo servito da lei».

6. Amnon si mise a letto malato, il re venne a trovarlo e Amnon gli disse: «Se venisse mia sorella Tamar a preparare sotto i miei occhi due frittelle, dalle sue mani le prenderei».

7. Davide mandò a chiamare a casa sua Tamar e le ordinò: «Va’ in casa di tuo fratello Amnon e preparagli da mangiare».

8. Tamar andò a casa del fratello Amnon che stava a letto. Sotto i suoi occhi prese la farina, fece la pasta, preparò le frittelle e le mise a cuocere.

9. Quando furono pronte, prese la padella e versò le frittelle davanti a Amnon. Ma lui non volle mangiarle e ordinò a tutti di uscire. Quando tutti se ne furono andati

10. Amnon disse a Tamar:— Portami le frittelle in camera e dammele con le tue mani.Tamar prese le frittelle che aveva cucinato e le portò nella camera di Amnon suo fratello.

11. Mentre Tamar gli dava le frittelle da mangiare, Amnon la strinse e le disse:— Vieni a letto con me, sorellina mia.

12. — Lasciami, protestò Tamar, non farmi violenza. Non si fanno queste cose in Israele. Non fare una cosa del genere, è intollerabile.

13. Dove potrei andare a nascondere il mio disonore? E tu? In Israele saresti trattato come un pazzo. Piuttosto chiedi la mia mano al re, non ti dirà di no.

14. Amnon non volle ascoltare le sue proteste: l’afferrò con forza e la violentò.

15. Ma poi sentì verso di lei un odio profondo: cominciò a odiarla più di quanto l’aveva amata prima.— Ora vattene, — le disse.

16. — Non me ne vado. Se mi scacci mi fai un’offesa più grande di quella che mi hai già fatto.Ma Amnon non volle sentire ragioni.

17. Chiamò il suo servitore e gli ordinò:— Portala via da me! Mandala fuori e chiudi la porta alle sue spalle.

18. Il servo la cacciò fuori e chiuse la porta alle sue spalle. Tamar indossava una tunica con le maniche lunghe, perché così vestivano le figlie vergini del re.

19. Si strappò la tunica, si sparse polvere sul capo e, con le mani nei capelli, andò via gridando.

20. La vide suo fratello Assalonne e le disse: «Amnon è stato a letto con te? Per ora taci, sorella cara, Amnon è tuo fratellastro, cerca di star calma».Tamar rimase in casa di Assalonne triste e abbandonata.