Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 6:19-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

19. A quel punto Eliseo disse loro: «Avete sbagliato strada; non è quella la città. Venite dietro a me, vi porterò io dall’uomo che cercate». In questo modo li fece andare fino a Samaria.

20. Quando furono entrati nella città, Eliseo pregò ancora: «Signore, apri gli occhi a questa gente, fa’ che ci vedano di nuovo». Quando il Signore aprì loro gli occhi, essi si accorsero di trovarsi al centro della città di Samaria.

21. Quando il re d’Israele vide gli Aramei, chiese a Eliseo:— Devo ucciderli, padre mio?

22. — No, — rispose Eliseo. — Di solito tu non uccidi neppure i prigionieri che hai preso con la tua spada e con il tuo arco. A questi fa’ quindi portare da mangiare e da bere e poi lasciali tornare dal loro re.

23. Il re d’Israele fece per loro un gran banchetto; quando ebbero mangiato e bevuto, li rimandò dal loro re.Da allora, non sono più penetrate in territorio israelita bande di Aramei.

24-25. Qualche tempo dopo, Ben-Adàd, re di Aram, radunò il suo esercito e andò ad assediare Samaria. L’assedio degli Aramei era tale, che la città fu ridotta alla fame. Per una semplice testa d’asino bisognava dare quasi novecento grammi d’argento. Per mezzo chilo di sterco di colombo si pagavano persino più di cinquanta grammi d’argento.

26. Un giorno, il re d’Israele camminava sulle mura della città e una donna gli gridò:— Re, mio signore, ti prego, aiutami!

27. Ma il re rispose:— Se non ti aiuta Dio, come posso farlo io? Dove li trovo, io, il grano e il vino?

28. Poi aggiunse:— Che cosa ti è successo?Lei rispose:— Vedi quella donna? L’altro giorno mi ha proposto: «Prendiamo tuo figlio e mangiamolo; domani mangeremo il mio».

29. Abbiamo fatto cuocere mio figlio e lo abbiamo mangiato. Il giorno dopo le ho detto: «Adesso mangiamo il tuo». Lei, però, lo aveva nascosto.

30. Udito il racconto della donna, il re si strappò i vestiti inorridito. Poiché stava camminando sulle mura, il popolo poté vederlo: sotto le sue vesti, sulla pelle, portava una tela di sacco.

31. Il re diceva: «Dio mi punisca severamente, se oggi non cade la testa di Eliseo, figlio di Safat!».

32. Eliseo era a casa sua, e con lui c’erano gli anziani della città. Il re mandò da lui uno dei suoi uomini. Prima che quello arrivasse, Eliseo disse agli anziani:— Vedete? Quel figlio di assassino ha mandato qualcuno a tagliarmi la testa. Quando arriva l’inviato del re, voi sbarrate la porta e non fatelo entrare; dietro di lui si sente già il rumore dei passi del suo re!

33. Eliseo stava ancora parlando, quando il re in persona arrivò da lui e gli disse:— Tutte le nostre disgrazie ci vengono dal Signore. Che cosa posso ancora aspettarmi da lui?