Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 4:23-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

23. Il marito le chiese:— Perché ci vai proprio oggi? Non è la festa della luna nuova e neppure un sabato!— Non ti preoccupare!, — gli rispose la moglie.

24. Mise la sella sull’asina e ordinò al servo: «Falla camminare: ti fermerai solo se te lo dico io».

25. Così arrivò dal profeta, sul monte Carmelo.Quando Eliseo la vide da lontano, disse al suo servo Giezi:— Ma quella è la donna di Sunem!

26. Corrile incontro e chiedile se va tutto bene a lei, a suo marito e a suo figlio.— Sì, grazie, — rispose la donna,

27. e corse dal profeta, sul monte. Si gettò ai suoi piedi. Giezi voleva spingerla via, ma il profeta disse:— Lasciala in pace! È molto amareggiata. Il Signore mi tiene nascosto il motivo, non me lo ha fatto sapere.

28. La donna gridò:— Ti avevo chiesto io di avere un figlio, signore? Ti avevo ben detto di non illudermi!

29. Eliseo disse a Giezi:— Preparati a partire. Prendi il mio bastone e va’ a Sunem. Per la strada, non fermarti a salutare nessuno. Se qualcuno ti saluta, non rispondere. Quando arrivi, posa il mio bastone sul volto del ragazzo.

30. Ma la madre del ragazzo disse:— Giuro davanti al Signore e davanti a te: non me ne vado di qui se non vieni anche tu!Allora Eliseo partì insieme con la donna.

31. Giezi era arrivato prima di loro. Aveva posato il bastone sul volto del ragazzo, ma non c’era stata alcuna reazione, nessun segno di vita. Allora Giezi andò incontro a Eliseo e gli disse: «Il ragazzo non si è svegliato».