Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 3:18-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

18. Il Signore farà cose ben più grandi: farà cadere il territorio di Moab nelle vostre mani.

19. Potrete distruggere le loro fortezze e le loro città più importanti. Abbatterete tutti i loro alberi da frutta, turerete tutte le loro sorgenti e rovinerete i loro fertili campi coprendoli di sassi».

20. Il mattino dopo, all’ora del sacrificio, arrivò l’acqua dalla parte di Edom, e il paese fu sommerso.

21. Intanto, i Moabiti erano venuti a sapere che i tre re erano in marcia contro di loro. I Moabiti avevano reclutato ogni uomo in grado di portare le armi e avevano preso posizione sul confine.

22. Si alzarono all’alba. Il sole si rifletteva sull’acqua e, da lontano, i Moabiti la vedevano rossa come sangue.

23. Perciò esclamarono: «Ma quello è sangue! I tre si sono certamente scontrati tra di loro e si sono uccisi. Avanti, Moabiti, tutti a far bottino!».

24. I Moabiti raggiunsero gli accampamenti degli Israeliti, ma questi uscirono all’attacco, li sconfissero e li misero in fuga. Poi penetrarono nel territorio di Moab e lo conquistarono.

25. Demolirono le città. Ogni uomo gettò un sasso nei campi, finché non furono tutti completamente coperti; turarono le sorgenti; abbatterono tutti gli alberi da frutta. Alla fine, rimaneva soltanto la città di Kir-Carèset, ma i soldati, armati di fionde, la circondarono e l’attaccarono.

26. Quando il re di Moab capì che ormai stava perdendo la battaglia, prese con sé settecento uomini armati di spada, per aprirsi un varco verso il re di Edom. I soldati non vi riuscirono.

27. Allora il re di Moab prese il suo figlio primogenito, che avrebbe dovuto regnare dopo di lui, e lo offrì in sacrificio sulle mura della città. Un grande terrore s’impadronì degli Israeliti, che scapparono e se ne tornarono nella loro terra.