Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 3:13-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. — Che cosa vuoi da me? — disse Eliseo al re Ioram. — Va’ a consultare i profeti di tuo padre e di tua madre!— No, — rispose Ioram, — il Signore ci ha radunati tutti e tre per farci cadere nelle mani dei Moabiti.

14. Eliseo rispose:— Giuro davanti al Signore onnipotente di cui sono servitore! Se non fosse per il rispetto che porto al re di Giuda, non mi occuperei di te, non ti guarderei neppure.

15. Ora fate venire qui da me un suonatore.Mentre quello suonava, Eliseo fu afferrato dalla potenza del Signore

16. e cominciò a parlare: «Questo è il messaggio del Signore: Scavate molte buche in quella valle,

17. perché non sentirete vento e non vedrete pioggia, ma la valle si riempirà d’acqua. Potrete bere voi, i vostri greggi e le vostre bestie da soma!

18. Il Signore farà cose ben più grandi: farà cadere il territorio di Moab nelle vostre mani.

19. Potrete distruggere le loro fortezze e le loro città più importanti. Abbatterete tutti i loro alberi da frutta, turerete tutte le loro sorgenti e rovinerete i loro fertili campi coprendoli di sassi».

20. Il mattino dopo, all’ora del sacrificio, arrivò l’acqua dalla parte di Edom, e il paese fu sommerso.

21. Intanto, i Moabiti erano venuti a sapere che i tre re erano in marcia contro di loro. I Moabiti avevano reclutato ogni uomo in grado di portare le armi e avevano preso posizione sul confine.

22. Si alzarono all’alba. Il sole si rifletteva sull’acqua e, da lontano, i Moabiti la vedevano rossa come sangue.

23. Perciò esclamarono: «Ma quello è sangue! I tre si sono certamente scontrati tra di loro e si sono uccisi. Avanti, Moabiti, tutti a far bottino!».

24. I Moabiti raggiunsero gli accampamenti degli Israeliti, ma questi uscirono all’attacco, li sconfissero e li misero in fuga. Poi penetrarono nel territorio di Moab e lo conquistarono.

25. Demolirono le città. Ogni uomo gettò un sasso nei campi, finché non furono tutti completamente coperti; turarono le sorgenti; abbatterono tutti gli alberi da frutta. Alla fine, rimaneva soltanto la città di Kir-Carèset, ma i soldati, armati di fionde, la circondarono e l’attaccarono.