Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 25:17-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

17. Le due colonne erano alte circa nove metri ciascuna, ed erano sormontate da un capitello alto circa un metro e mezzo. Tutt’intorno ai capitelli c’erano intrecci e decorazioni a forma di melagrane. Il tutto era di bronzo, e le decorazioni erano uguali per le due colonne.

18. Il comandante delle guardie prese prigionieri Seraia, capo dei sacerdoti, il sacerdote Sofonia, suo aiutante, e tre custodi dell’ingresso del tempio.

19. Da Gerusalemme portò via prigionieri anche un responsabile delle truppe, cinque dei più stretti collaboratori del re che erano in città, l’alto funzionario incaricato di arruolare i soldati e sessanta personaggi importanti che si trovavano a Gerusalemme.

20. Nabuzaradàn, comandante delle guardie, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla,

21. nella regione di Camat. Qui il re li fece uccidere.Così la gente di Giuda fu deportata lontano dalla sua terra.

22. Nabucodònosor nominò Godolia, figlio di Achikàm e nipote di Safan, governatore della parte di popolo che aveva lasciato nella regione di Giuda.

23. Quando gli ufficiali e i soldati rimasti nel territorio di Giuda vennero a sapere che il re di Babilonia aveva nominato governatore Godolia, andarono da lui a Mispa. C’erano Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Karèach, Seraia figlio di Tancùmet, il Netofatita, Iaazania figlio ∆del Maacatita, insieme con i loro uomini.

24. Godolia disse loro: «Vi giuro che non avrete nulla da temere dagli ufficiali babilonesi: se rimarrete nei vostri territori, sottomessi al re di Babilonia, vi andrà tutto bene».

25. Nel settimo mese dello stesso anno, Ismaele figlio di Netania e nipote di Elisamà, imparentato con la famiglia reale, si recò a Mispa con dieci uomini e uccise Godolia, insieme con i Babilonesi e gli abitanti di Giuda che si trovavano lì con lui.

26. In seguito, l’intero popolo e gli ufficiali raggiunsero l’Egitto, perché avevano paura dei Babilonesi.

27. Trentasette anni dopo la deportazione di loiachìn re di Giuda, Evil-Merodàc diventò re di Babilonia. Il ventisette del dodicesimo mese di quell’anno, Evil-Merodàc liberò loiachìn dalla prigione.

28. Lo trattò con favore e gli assegnò una posizione di maggior riguardo rispetto agli altri re che erano con lui in Babilonia.