Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 23:6-12 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

6. Tolse dal tempio il palo sacro della dea Asera e lo fece portare fuori Gerusalemme, nei pressi del torrente Cedron. Qui, lo fece bruciare fino a ridurlo in cenere; la cenere fu gettata nella fossa comune.

7. Nel tempio fece abbattere i locali degli addetti alla prostituzione sacra, dove alcune donne tessevano ∆vesti per il culto della dea Asera.

8. Giosia fece venire a Gerusalemme i sacerdoti di tutte le città di Giuda, da Gheba a Bersabea, da un capo all’altro del regno. Sconsacrò tutti i santuari sulle colline, dove prima i sacerdoti bruciavano incenso.Distrusse anche i santuari alle porte della città di Gerusalemme, in particolare quello a sinistra della ‘porta di Giosuè’, antico governatore della città.

9. Ai sacerdoti che prima erano stati nei santuari sulle colline non fu permesso di avvicinarsi all’altare del Signore a Gerusalemme; insieme con i loro fratelli, cioè con gli altri sacerdoti, potevano soltanto mangiare il pane non lievitato.

10. Giosia sconsacrò il Tofet che si trovava nella valle di Ben-Innom, perché nessuno potesse più bruciare in sacrificio al dio ∆Moloc un figlio o una figlia.

11. Fece portar via anche i cavalli sacri al dio Sole, che i suoi predecessori avevano collocato all’ingresso del tempio, nei cortili presso la stanza dell’eunuco Netan-Mèlec. Ordinò di bruciare anche i carri dedicati al Sole.

12. Giosia distrusse anche gli altari che i suoi predecessori avevano costruito sul tetto della stanza di Acaz e quelli che Manasse aveva costruito nei due cortili del tempio; li distrusse e ne fece gettare le macerie nel torrente Cedron.