Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 21:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Manasse divenne re all’età di dodici anni. Sua madre si chiamava Chefsiba. Manasse regnò a Gerusalemme per cinquantacinque anni.

2. Andò contro la volontà del Signore e seguì le pratiche vergognose dei popoli, che il Signore aveva privato delle loro terre per far posto agli Israeliti.

3. Ricostruì i santuari sulle colline distrutti da suo padre Ezechia ed eresse altari dedicati al dio Baal. Innalzò anche un palo sacro alla dea Asera, come già aveva fatto Acab, uno dei re d’Israele, praticò il culto degli ∆astri e li adorò.

4. Costruì altari perfino dentro il tempio di Gerusalemme, del quale il Signore aveva detto: «Qui sarò presente».

5. Nei due cortili del tempio pose altari per il culto degli astri.

6. Bruciò in sacrificio uno dei suoi figli; praticò magie per conoscere il futuro e consultò quelli che interrogano i morti. Andò continuamente contro la volontà del Signore e provocò il suo sdegno.

7. Fece una statua della dea Asera e la pose nel tempio, del quale il Signore aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: «Io, il Signore, ho scelto Gerusalemme tra tutte le località delle tribù d’Israele e sarò presente in questo tempio per sempre.

8. Non farò più vagabondare gli Israeliti lontano dalla terra che ho dato ai loro padri, ma a una condizione: dovranno stare attenti a osservare tutto quel che ho ordinato loro e la legge prescritta dal mio servitore Mosè».

9. Gli Israeliti però non ubbidirono, e Manasse li spinse a commettere colpe più grandi di quelle dei popoli che il Signore aveva distrutto all’arrivo degli Israeliti nella regione.

10. Il Signore parlò attraverso i profeti, i suoi servi:

11. «Manasse, re di Giuda — fece dire loro — ha seguito pratiche vergognose e si è comportato ancora peggio degli Amorrei prima di lui. Con i suoi idoli ha fatto peccare anche il popolo di Giuda.

12. Per tutto questo, il Signore, Dio d’Israele e Giuda, dice: Manderò su Gerusalemme una rovina tale, da lasciare stordito chi ne sentirà parlare!

13. Userò con Gerusalemme la stessa misura che ho adoperato con Samaria e la dinastia di Acab. Farò piazza pulita in Gerusalemme e la ridurrò come una scodella lavata e rovesciata.

14. Ripudierò anche quel che resta del popolo che mi ero scelto; consegnerò gli abitanti di Giuda ai loro nemici, che li cattureranno e saccheggeranno la loro terra.