Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 19:9-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Sennàcherib aveva avuto notizia che Tiraka, re d’Etiopia, era in marcia per combattere contro di lui. Allora mandò una seconda volta ambasciatori a Ezechia re di Giuda,

10. con l’incarico di riferirgli questo messaggio: «Sta’ attento che il Dio in cui confidi non ti inganni, quando dice che Gerusalemme non cadrà nelle mie mani!

11. Tu hai sentito quello che hanno fatto i re d’Assiria alle altre nazioni: sai che le hanno annientate! E tu dovresti salvarti?

12. Quando i miei antenati hanno distrutto i popoli di Gozan, di Carran, di Resef e di Eden in Telassàr, i loro dèi non li hanno salvati.

13. Pensa alla fine che hanno fatto i re di Camat, di Arpad, di Lair, di Sefarvàim, di Ena e di Ivva!».

14. Ezechia prese la lettera dalle mani degli ambasciatori e la lesse. Poi si recò al tempio e srotolò la lettera davanti al Signore

15. e gli rivolse questa preghiera: «Signore, Dio d’Israele, tu che siedi in trono fra i cherubini, tu sei l’unico Dio per tutte le nazioni della terra! Tu hai creato il cielo e la terra!

16. Tendi l’orecchio, Signore, e ascolta. Aprì gli occhi, Signore, e guarda. Ascolta le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare te, il Dio vivente.

17. È vero, Signore, che i re d’Assiria hanno distrutto molte nazioni e i loro territori

18. e hanno bruciato i loro dèi. Ma questi non erano divinità, erano semplici pezzi di legno e di pietra, fatti dagli uomini, e così gli Assiri hanno potuto distruggerli.

19. Ma ora, Signore, nostro Dio, liberaci dall’attacco di Sennàcherib, e tutti i popoli della terra riconosceranno che soltanto tu, Signore, sei Dio!».

20. Isaia, figlio di Amoz, mandò questo messaggio a Ezechia: «Questa è la risposta del Signore, Dio d’Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolto a proposito di Sennàcherib, re d’Assiria.

21. Ed ecco la mia risposta contro di lui:Gerusalemme la fanciulla ti ha disprezzato,la città di Sion ti ha deriso, o Sennàcherib!

22. Ma sai tu chi hai insultato e ingiuriato?Contro chi hai alzato la voce?Verso chi sei stato insolente?Verso di me, il Santo d’Israele!

23. I tuoi servi hai mandatoa insultarmi con queste parole:“In piedi sul mio carro,sono salito sulle cime dei monti,sulle vette del Libano.Ho abbattuto i suoi cedri più alti,i suoi pini più belli.Delle sue foreste i posti più remoti ho raggiunto.

24. Ho scavato pozzi e bevuto le acque di terre straniere,posso asciugare al mio passaggio tutti i canali d’Egitto”.

25. Ma tu, Sennàcherib, devi sapere:da tempo avevo questo progetto;l’ho pensato in tempi lontani,ora l’ho realizzato.Era deciso che tu abbattessigrandi città fortificate.