Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 17:25-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

25. Nei primi tempi del loro insediamento, essi non onoravano il Signore, ed egli allora mandò contro di loro leoni che uccisero molta gente.

26. Fu riferito al re d’Assiria: «Le popolazioni che tu hai deportato e hai mandato ad abitare nelle città della regione di Samaria non conoscono la religione del dio locale. Perciò lui ha mandato contro di loro leoni che li uccidono perché, appunto, non conoscono la religione del dio locale».

27. Il re d’Assiria ordinò: «Rimandate laggiù uno dei sacerdoti che abbiamo deportato da quella regione. Dovrà stabilirsi laggiù, per insegnare la legge del dio di quel territorio».

28. Uno dei sacerdoti deportati dalla regione di Samaria venne dunque a stabilirsi a Betel: insegnava agli abitanti come dovevano onorare il Signore.

29. Tuttavia, le varie popolazioni, in ogni città dove erano venute ad abitare, fabbricarono statue delle loro divinità e le posero nei santuari costruiti dagli antichi abitanti della regione di Samaria.

30. La gente venuta da Babilonia fece una statua di Succot-Benòt; quelli venuti da Cuta, una statua di Nergal; la gente di Camat, una statua di Asimà.

31. La gente di Avva si fece statue di Nibcaz e Tartak; la gente venuta da Sefarvàim bruciava i propri figli in onore di Adrammèlec e di Anammèlech, divinità di Sefarvàim.

32. Adorarono anche il Signore, ma scelsero fra loro stessi i sacerdoti per svolgere le loro funzioni nei santuari sulle colline.

33. Adorarono il Signore, ma insieme servirono anche i loro dèi, seguendo le abitudini dei territori da cui erano stati deportati.