Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 12:8-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

8. Allora il re Ioas convocò Ioiadà e gli altri sacerdoti e chiese loro: «Perché non avete ancora provveduto alle riparazioni del tempio? D’ora in poi voi non riceverete più il denaro dai vostri incaricati, ma lo consegnerete direttamente per le riparazioni del tempio».

9. I sacerdoti accettarono di non incassare più il denaro del popolo e anche di non essere più responsabili delle riparazioni del tempio.

10. Perciò il sacerdote Ioiadà prese una cassa, fece un’apertura sul coperchio e la pose accanto all’altare, sulla destra di chi entra. I sacerdoti custodi dell’ingresso introducevano nella cassa tutto il denaro che veniva portato al tempio.

11. Quando vedevano che nella cassa c’era molto denaro, il segretario del re e il sommo sacerdote lo raccoglievano in sacchi e lo contavano.

12. Dopo che era stato contato, il denaro veniva versato ai capimastri incaricati dei lavori. Questi potevano così pagare i carpentieri e i costruttori che lavoravano al tempio del Signore

13. e anche i muratori e i tagliapietre. Si potevano anche acquistare il legname e le pietre squadrate necessari e coprire ogni altra spesa richiesta dalle riparazioni del tempio.

14. Con il denaro raccolto nel tempio non si fecero né coppe, né smoccolatoi, né bacinelle né trombe, né alcun altro oggetto d’oro o d’argento.

15. I sacerdoti versavano tutto il denaro ai capimastri che guidavano i lavori. Con quella somma, riparavano il tempio del Signore.

16. Le persone incaricate di prendere il denaro e consegnarlo ai capimastri che guidavano i lavori non furono soggette a controlli, perché davano affidamento.

17. Le offerte in denaro dei sacrifici per le colpe o i peccati non venivano trasferite al tempio, ma erano destinate ai sacerdoti.