Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Re 10:1-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. A Samaria vivevano settanta discendenti di Acab. Ieu scrisse alcune lettere e le inviò a Samaria, ai capi della città, agli anziani e alle persone incaricate dell’educazione dei discendenti di Acab. Diceva:

2. «Con questa lettera vi faccio notare che avete fra voi i figli del vostro re e avete carri e cavalieri. La città è fortificata e siete armati.

3. Perché non scegliete il migliore tra i figli del vostro re per metterlo sul trono? Combattete per lui e per la sua famiglia!».

4. Essi furono presi da una gran paura e dissero: «Come possiamo noi resistere a Ieu, quando non ci sono riusciti due re?».

5. Il capo della reggia, il comandante della città, gli anziani e gli educatori mandarono a Ieu questa risposta: «Abbiamo deciso di stare ai tuoi ordini; faremo tutto quel che ci dirai. Noi non sceglieremo un nuovo re; fa’ tu quel che ti sembra opportuno».

6. Ieu scrisse loro una seconda lettera che diceva: «Se siete dalla mia parte e mi ubbidite, venite da me a Izreèl, domani a quest’ora, e portatemi le teste dei componenti la famiglia reale!». (La famiglia reale era composta di persone che venivano educate dai cittadini più importanti di Samaria).

7. Quando ricevettero la lettera, questi presero i componenti la famiglia reale e li uccisero, tutti e settanta. Misero le loro teste in alcuni canestri e le mandarono a Ieu, nella città di Izreèl.

8. Un messaggero andò a informare Ieu:— Hanno portato le teste dei componenti la famiglia reale!— Fatene due mucchi e lasciateli davanti alla porta della città fino a domattina, — ordinò Ieu.

9. Il mattino seguente, uscì dalla città, si fermò e disse al popolo: «Voi siete innocenti. Io mi sono ribellato al mio re e l’ho ucciso. Ma questi, chi li ha ammazzati?

10. Rendetevi conto che nessuna delle minacce pronunziate da Dio contro la famiglia di Acab può andare a vuoto; quel che aveva annunziato per mezzo di Elia, suo servitore, il Signore lo ha fatto!».

11. Poi Ieu fece eliminare il resto della famiglia di Acab, a Izreèl, e tutti i suoi sostenitori: i nobili, gli amici, i suoi sacerdoti; non ne lasciò vivo neppure uno.

12. In seguito, Ieu partì per Samaria. Lungo la via, in una località chiamata ‘Bet-Eked-dei-Pastori’,

13. incontrò i fratelli di Acazia, re di Giuda.— Chi siete? — chiese Ieu.Essi risposero:— Siamo i fratelli di Acazia e andiamo a far visita alla famiglia reale e ai figli della regina madre.

14. — Catturateli vivi!, — urlò Ieu ai suoi.Li presero vivi e poi li ammazzarono alla fonte di Bet-Eked. Erano quarantadue, e Ieu non ne lasciò vivo neppure uno.

15. Partito di là, Ieu incontrò Ionadàb, figlio di Recab, che gli veniva incontro. Lo salutò e gli disse:— Posso fidarmi di te, come tu puoi fidarti di me?— Certamente! — rispose Ionadàb.— Allora, qua la mano! — esclamò Ieu.Ionadàb gli porse la mano, e Ieu lo fece salire sul suo carro.

16. — Vieni con me, — gli disse. — Osserva con quanta passione agisco per il Signore!Lo condusse sul suo carro

17. fino a Samaria. Giunto in città, Ieu uccise il resto della parentela di Acab, che abitava là: sterminò tutti, come il Signore aveva detto al profeta Elia.

18. A Samaria, Ieu riunì il popolo e disse: «Acab non ha adorato abbastanza il dio Baal. Io lo adorerò molto di più.