Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 9:8-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

8. Prima Antioco si riteneva onnipotente: pretendeva di comandare alle onde del mare e si illudeva di poter pesare le più alte montagne con la bilancia. Allora, scaraventato a terra, dovette essere portato via su una lettiga. Così tutti poterono vedere quanto è potente Dio.

9. Gli occhi di quell’empio si riempivano di vermi e le sue carni, mentre lui era ancora in vita, gli cadevano a pezzi tra atroci dolori. Puzzava tanto che tutto l’esercito era stomacato dalla nausea che gli faceva venire quel putridume.

10. Poco prima Antioco credeva di poter raggiungere le stelle del cielo; ora nessuno resisteva a stargli vicino, tanto era insopportabile il suo fetore.

11. A quel punto, tutto coperto di ferite, Antioco cominciò a mettere da parte tutta la sua superbia. Tormentato dal dolore, che non gli dava tregua, cominciò a vedere le cose nella loro giusta luce e capì che era Dio a castigarlo.

12. Non riusciva più nemmeno lui a sopportare il fetore che emanava. Alla fine riconobbe: «È giusto sottomettersi a Dio. Nessun mortale può pretendere di essergli uguale!».

13. Quel maledetto si mise allora a pregare il Signore, ma il Signore non poteva più avere misericordia di lui.Antioco promise

14. al Signore di dichiarare libera Gerusalemme, la città santa, dove prima voleva recarsi con tanta fretta per raderla al suolo e farne una fossa di cadaveri.