Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 9:18-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

18. Ma il giusto giudizio di Dio pesava ormai su di lui e le sue sofferenze non gli diedero tregua un solo istante. Alla fine, privo di ogni speranza, Antioco scrisse agli Ebrei una lettera che aveva il tono di una supplica. Il testo della lettera era questo:

19. «Il re e comandante supremo Antioco augura agli ottimi cittadini ebrei gioia, salute e prosperità.

20. Se voi e i vostri figli state bene e gli affari vanno secondo i vostri desideri, io ringrazio vivamente il cielo.

21. «Io, da un po’ di tempo, mi sento senza forze, ma vi ricordo con affetto. Dopo il mio ritorno dalla Persia, sono caduto in una brutta malattia. Perciò ritengo necessario pensare alla sicurezza di tutti.

22. Non che io disperi della mia situazione; al contrario ho una grande fiducia di guarire.

23. «Ricordo però che anche mio padre, quando fece spedizioni nelle regioni settentrionali designò lui stesso il suo successore.

24. Così nel caso di qualche imprevisto o di qualche brutta notizia, gli abitanti del paese non dovevano preoccuparsi, perché sapevano a chi era stato lasciato il potere.

25. «Io devo tenere conto che i re e le nazioni vicine stanno all’erta e aspettano solo il momento buono per approfittarne. Perciò ho designato re mio figlio Antioco, che spesso affidai e raccomandai ai più ragguardevoli di voi quando dovevo andare nelle regioni settentrionali per motivi urgenti. Ho mandato a mio figlio Antioco la lettera qui allegata.

26. «Vi prego dunque, anzi vi scongiuro, di ricordarvi dei benefici pubblici o privati che avete ricevuto da me. Ognuno di voi conservi verso mio figlio la stessa benevolenza che avete avuto verso di me.