Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 7:27-37 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

27. Si curvò sopra di lui e a dispetto del crudele tiranno, disse nella lingua dei suoi padri: «Figlio mio, abbi compassione di me che per nove mesi ti ho portato in seno e per tre anni ti ho allattato. Ti ho allevato, ti ho dato il nutrimento e ti ho portato a questa età.

28. Ti scongiuro, figlio mio, guarda il cielo e la terra e osserva tutte le cose che si trovano in essi. Sappi che il Signore non le ha ricavate da cose che esistevano prima; e nello stesso modo egli ha fatto il genere umano.

29. Non aver paura di questo carnefice. Sii degno dei tuoi fratelli e accetta la morte. Così, io ti riavrò insieme ai tuoi fratelli, quando il Signore manifesterà la sua misericordia».

30. La madre stava ancora parlando, quando il giovane disse: «Che cosa aspettate? Io non ubbidisco al comando del re, ma solo alla legge che Dio ha dato ai nostri padri per mezzo di Mosè.

31. E tu, che sei il responsabile di tutti i mali piombati sugli Ebrei, non sfuggirai al giudizio di Dio.

32. Noi soffriamo per i nostri peccati.

33. Ora il Signore nostro, il Dio vivente, si è sdegnato con noi per breve tempo, e per questo ci castiga e ci corregge. Ma egli si riconcilierà di nuovo con noi, suoi servi.

34. E tu, che sei il più empio e crudele di tutti gli uomini, non esaltarti come uno stupido. Non abbandonarti a vane speranze, mentre alzi la mano contro i figli di Dio.

35. Tu non sei ancora sfuggito al giudizio di Dio che è Onnipotente e vede tutto.

36. Ora, i miei fratelli hanno sopportato un tormento breve, e in vista della vita eterna, sono morti per amore dell’alleanza di Dio. Tu, invece, sarai condannato da Dio e riceverai i castighi che ti meriti per la tua superbia.

37. Io, insieme ai miei fratelli, sacrifico il corpo e la vita per le leggi dei padri. Prego Dio perché si dimostri presto misericordioso con il suo popolo, e perché tu, fra tormenti e flagelli, possa riconoscere che egli solo è Dio.