Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 5:5-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. Intanto si diffuse la falsa notizia della morte di Antioco. Giasone prese con sé non meno di mille uomini e attaccò improvvisamente Gerusalemme. Respinse quelli che stavano sulle mura e infine prese la città. Intanto Menelao si rifugiò nella fortezza.

6. Giasone, senza alcuna pietà, cominciò a fare rappresaglie contro i suoi concittadini. Non pensava che trionfare sui propri connazionali è la più grossa sconfitta. Sembrava che stesse trionfando sui nemici e non sui propri connazionali.

7. Però Giasone non conquistò il potere. Anzi, alla fine, fu svergognato per il suo tradimento e dovette fuggire di nuovo nella regione dell’Ammanìtide.

8. Ecco come finì la sua vita perversa: prima imprigionato presso ∆Areta, re degli Arabi, e poi perseguitato da tutti, dovette fuggire ∆di città in città. Fu odiato come traditore delle leggi, disprezzato come nemico della patria e del popolo. Poi andò a finire in Egitto.

9. Colui che aveva cacciato dalla patria molti cittadini, morì in esilio tra gli Spartani, dove aveva sperato di trovare rifugio a causa della comune origine.

10. Lui, che aveva lasciato tanta gente senza sepoltura, finì senza rimpianto. Nessuno lo seppellì e non poté avere un posto nel sepolcro dei padri.

11. Poi il re Antioco venne a sapere queste cose e concluse che la Giudea si stava ribellando. Perciò tornò dall’Egitto e con l’animo inferocito conquistò Gerusalemme con le armi.

12. Ai soldati comandò di uccidere senza pietà tutti quelli che incontravano e di trucidare quelli che si chiudevano nelle loro case.

13. Giovani e vecchi, donne e ragazzi, fanciulle e bambini furono massacrati e sterminati.

14. In quei tre giorni vennero meno ottantamila uomini: quarantamila morirono in battaglia e altrettanti furono venduti schiavi.

15. Ma il re non si accontentò di questo, e sotto la guida di Menelao, traditore delle leggi e della patria, osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra.

16. Con le sue mani impure prese i vasi sacri e portò via, in modo sacrilego, quello che gli altri re avevano deposto per la ricchezza, la gloria e l’onore del tempio.

17. Antioco era così superbo da non capire che Dio aveva abbandonato il tempio solo per un breve periodo perché si era adirato a causa dei peccati del popolo.

18. Se il popolo non avesse commesso tanti peccati, il re Antioco appena arrivato sarebbe stato subito abbattuto e respinto nella sua impresa temeraria. Era capitato così anche a Eliodoro, che il re Seleuco aveva mandato a saccheggiare il tesoro del tempio.

19. Ma il Signore non aveva scelto il popolo per il tempio, bensì il tempio per il popolo.