Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 5:19-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

19. Ma il Signore non aveva scelto il popolo per il tempio, bensì il tempio per il popolo.

20. Per questo anche il tempio dovette subire le stesse disgrazie del popolo, per poi partecipare ai suoi trionfi. Prima, per lo sdegno di Dio onnipotente, è stato abbandonato, ma poi è stato riportato alla sua gloria, quando il Signore si fu riconciliato con il suo popolo.

21. Antioco, dunque, prese seicento quintali d’argento dal tempio. Poi tornò in fretta ad Antiòchia. Era così superbo ed esaltato da credere di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare.

22. Per opprimere la gente nominò alcuni governatori: a Gerusalemme lasciò Filippo, che era nato in ∆Frigia ed era più crudele del suo padrone.

23. Sul monte Garizìm lasciò Andrònico. Oltre a questi, lasciò Menelao che spadroneggiava sui cittadini peggio di tutti gli altri. Pieno di odio contro gli Ebrei,

24. il re Antioco mandò Apollonio, il capo dei mercenari di Misia, alla testa di un esercito di ventimila uomini, con l’ordine di uccidere tutti gli adulti e di vendere le donne e i bambini.

25. Arrivato a Gerusalemme, Apollonio fece finta di avere intenzioni pacifiche e aspettò fino al giorno santo del sabato. Così sorprese gli Ebrei in riposo e comandò ai suoi soldati di sfilare armati.

26. Tutti quelli che uscivano per vedere la parata militare li fece trucidare. Percorrendo la città con i suoi uomini armati, uccise moltissima gente.

27. Ma Giuda, soprannominato Maccabeo, si ritirò nel deserto insieme ad altri nove uomini. Viveva tra le montagne, insieme con i suoi compagni, come vivono le bestie selvagge. Mangiavano solo erba, e resistevano per non contaminarsi con cibi proibiti dalla legge.