Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 5:13-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. Giovani e vecchi, donne e ragazzi, fanciulle e bambini furono massacrati e sterminati.

14. In quei tre giorni vennero meno ottantamila uomini: quarantamila morirono in battaglia e altrettanti furono venduti schiavi.

15. Ma il re non si accontentò di questo, e sotto la guida di Menelao, traditore delle leggi e della patria, osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra.

16. Con le sue mani impure prese i vasi sacri e portò via, in modo sacrilego, quello che gli altri re avevano deposto per la ricchezza, la gloria e l’onore del tempio.

17. Antioco era così superbo da non capire che Dio aveva abbandonato il tempio solo per un breve periodo perché si era adirato a causa dei peccati del popolo.

18. Se il popolo non avesse commesso tanti peccati, il re Antioco appena arrivato sarebbe stato subito abbattuto e respinto nella sua impresa temeraria. Era capitato così anche a Eliodoro, che il re Seleuco aveva mandato a saccheggiare il tesoro del tempio.

19. Ma il Signore non aveva scelto il popolo per il tempio, bensì il tempio per il popolo.

20. Per questo anche il tempio dovette subire le stesse disgrazie del popolo, per poi partecipare ai suoi trionfi. Prima, per lo sdegno di Dio onnipotente, è stato abbandonato, ma poi è stato riportato alla sua gloria, quando il Signore si fu riconciliato con il suo popolo.

21. Antioco, dunque, prese seicento quintali d’argento dal tempio. Poi tornò in fretta ad Antiòchia. Era così superbo ed esaltato da credere di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare.

22. Per opprimere la gente nominò alcuni governatori: a Gerusalemme lasciò Filippo, che era nato in ∆Frigia ed era più crudele del suo padrone.

23. Sul monte Garizìm lasciò Andrònico. Oltre a questi, lasciò Menelao che spadroneggiava sui cittadini peggio di tutti gli altri. Pieno di odio contro gli Ebrei,

24. il re Antioco mandò Apollonio, il capo dei mercenari di Misia, alla testa di un esercito di ventimila uomini, con l’ordine di uccidere tutti gli adulti e di vendere le donne e i bambini.