Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 4:23-32 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

23. Tre anni dopo, Giasone mandò Menelao dal re per portargli del denaro e per trattare alcuni affari urgenti. Menelao, fratello di quel Simone di cui abbiamo già parlato,

24. andò dal re e gli presentò i suoi omaggi come fanno gli uomini potenti. Offrì oltre cento quintali d’argento in più di Giasone, e così si accaparrò la carica di sommo sacerdote.

25. Poi ritornò a Gerusalemme con le lettere di nomina. Non aveva nulla che fosse degno di un sommo sacerdote, ma era furioso come un tiranno, crudele e arrabbiato come una bestia selvaggia.

26. Così Giasone, che prima aveva soppiantato suo fratello, ora fu soppiantato da un altro e dovette fuggire in esilio nella regione della Ammanìtide.

27. Menelao, una volta ottenuto il potere, non consegnò al re il denaro promesso.

28. Invano Sòstrato, governatore della fortezza, gliene fece esplicita richiesta. Aveva infatti il compito di riscuotere le tasse. Per questo, tutti e due dovettero comparire davanti al re.

29. Menelao lasciò il suo fratello Lisìmaco come suo sostituto nelle funzioni di sommo sacerdote. Sòstrato invece lasciò al suo posto Cratete, capo dei Ciprioti.

30. In quella situazione, gli abitanti di Tarso e di Mallo si ribellarono perché le loro città erano state donate ad Antiòchide, amante del re.

31. Il re Antioco allora partì subito per sistemare questo contrasto e lasciò come suo sostituto Andrònico, un nobile della sua corte.

32. Menelao, approfittando della situazione, rubò alcuni vasi d’oro dal tempio e li donò ad Andrònico. Altri oggetti riuscì a venderli a Tiro e nelle città vicine.