Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 3:18-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

18. La gente usciva dalle case a gruppi, e pregavano insieme perché il luogo santo stava per essere profanato.

19. Anche le donne affollavano le strade, vestite di sacco. Le ragazze, che di solito erano in casa, accorrevano alcune alle porte, altre sulle mura della città, altre ancora si affacciavano alle finestre.

20. Con le mani protese verso il cielo, tutte innalzavano preghiere.

21. Era commovente vedere tutta quella gente confusa e demoralizzata e il sommo sacerdote in preda a una grande angoscia.

22. Essi supplicavano il Signore Onnipotente di conservare intatti, al sicuro da ogni attacco, i depositi a quelli che li avevano affidati al tempio.

23. Ma Eliodoro voleva eseguire quanto aveva deciso di fare.

24. Accompagnato dalla guardia del corpo era ormai vicino alle casse del tempio, quando il Signore dell’universo, l’Onnipotente, si manifestò in modo sorprendente. La potenza di Dio colpì quelli che avevano osato entrare in quel luogo: essi rimasero tutti senza forze e pieni di spavento.

25. Ad essi apparve un cavallo, bardato con ricchi finimenti e montato da un cavaliere terribile. Procedeva con impeto e tirava calci a Eliodoro con le zampe anteriori. Le armi del cavaliere sfavillavano come l’oro.

26. Davanti a lui apparvero ancora due giovani straordinariamente forti, eccezionalmente belli e rivestiti di abiti favolosi. Uno da una parte e uno dall’altra, colpirono ripetutamente Eliodoro finché, pieno di ferite,

27. stramazzò a terra e fu avvolto da un’ombra scura. Alcuni uomini lo presero, lo misero su una barella e lo portarono fuori.

28. Così quell’uomo, che prima era entrato nella camera del tesoro con un grande seguito e con la guardia del corpo, ora veniva portato via, incapace di aiutarsi da solo. E tutti videro che in questo fatto si era manifestata la potenza di Dio.

29. Abbattuto con forza da Dio, Eliodoro giaceva senza parola e senza speranza di potersi salvare.

30. Gli altri invece lodavano il Signore che aveva difeso l’onore della sua casa. Il tempio poco prima era pieno di gente spaventata e terrorizzata; ma appena il Signore manifestò la sua onnipotenza divenne contenta e allegra.

31. Alcuni compagni di Eliodoro si rivolsero subito al sommo sacerdote Onia. Con le sue preghiere doveva chiedere al Signore di ridare la vita a Eliodoro, ormai morente.

32. Il sommo sacerdote, per paura che il re, a causa di Eliodoro, facesse poi del male agli Ebrei, offrì un sacrificio perché ricuperasse la salute.

33. Mentre il sommo sacerdote compiva il sacrificio di espiazione, apparvero di nuovo a Eliodoro quei due giovani. Portavano le stesse vesti, gli si avvicinarono e gli dissero: «Devi essere molto riconoscente al sommo sacerdote Onia. Per merito suo il Signore ti ridà la vita.