Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 15:13-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. Era poi apparso anche un altro personaggio: un uomo dai capelli bianchi e molto distinto, imponente e circondato da un magnifico splendore.

14. Onia aveva preso la parola e aveva detto a Giuda: «È Geremia, il profeta di Dio! Egli ama i suoi fratelli Israeliti e prega molto per il nostro popolo e la città santa».

15. Allora Geremia aveva steso la mano destra e dato a Giuda una spada d’oro. Nel consegnargliela aveva detto:

16. «Ricevi questa spada santa come un dono da parte di Dio. Con essa tu sbaraglierai i nemici».

17. Incoraggiati dal discorso di Giuda, veramente nobile e capace di infondere forza e vigore ai giovani, gli Ebrei decisero di non restare nell’accampamento, ma di passare con coraggio all’offensiva. Volevano combattere a corpo a corpo, con tutte le forze, fino a decidere le sorti. Era in pericolo la città, la religione e il tempio.

18. Essi non si preoccupavano tanto per le mogli e per i figli, i fratelli e i parenti. La loro prima preoccupazione era il tempio santo.

19. Anche nella gente rimasta in città l’angoscia non era minore, ansiosa com’era per la sorte dei soldati sul campo di battaglia.

20. Mentre tutti erano in attesa dello scontro imminente, i nemici si erano riuniti e ormai si schieravano in ordine di battaglia. Gli elefanti furono sistemati in posizione strategica e la cavalleria disposta ai lati.