Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 12:9-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Allora, nottetempo, attaccò la città di Iàmnia: incendiò il porto con tutta la flotta. Il rogo che fece era tanto grande che si vedevano le fiamme anche da Gerusalemme, alla distanza di oltre quaranta chilometri.

10. Giuda e il suo esercito si misero in marcia contro Timòteo. Si erano appena allontanati di un chilometro e mezzo, quando furono assaliti da un esercito di Arabi. Erano non meno di cinquemila fanti e cinquecento cavalieri.

11. Ne seguì una battaglia violenta, ma gli uomini di Giuda Maccabeo, aiutati da Dio, ne uscirono pienamente vincitori. Quei nomadi, quando si videro sconfitti, chiesero a Giuda di fare la pace, promisero di procurargli del bestiame e di continuare ad aiutarlo in altri modi.

12. Giuda Maccabeo, persuaso che gli potevano essere veramente utili in tante cose, fece con loro la pace. E quelli, concluso l’accordo, si ritirarono nelle loro tende.

13. Giuda attaccò anche un’altra città fortificata. Era circondata da mura e abitata da gente di diversa provenienza. Il suo nome era Casfin.

14. Gli assediati, che si credevano al sicuro, fiduciosi nelle solide mura della città e nelle loro riserve di viveri, furono quanto mai insolenti verso Giuda e i suoi uomini: li coprivano di insulti e urlavano orribili bestemmie.

15. Ma Giuda e i suoi soldati invocarono l’aiuto di Dio, il grande dominatore del mondo che, ai tempi di Giosuè, aveva fatto crollare Gerico senza usare né armi né macchine da guerra. Poi assalirono inferociti le mura di Casfin.

16. Come era nel disegno di Dio, conquistarono la città. Fecero una strage indescrivibile. Il lago vicino alla città, largo quattrocento metri circa, alla fine sembrava pieno di sangue.