Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 12:37-45 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

37. Poi intonò nella lingua dei suoi padri il grido di guerra e altri canti. Attaccò di sorpresa gli uomini di Gorgia e li mise in fuga.

38. In seguito, Giuda radunò l’esercito e raggiunse la città di Odollàm. Stava per iniziare il settimo giorno della settimana. Perciò ∆si purificarono secondo l’usanza e là celebrarono il sabato.

39. Era diventato ormai urgente raccogliere i cadaveri dei soldati caduti. Perciò, l’indomani, Giuda e i suoi uomini andarono a prenderli per seppellirli nelle tombe di famiglia insieme ai loro parenti.

40. Ma sotto la tunica di ciascuno di loro trovarono degli amuleti dedicati agli idoli di Iàmnia, oggetti che la legge proibisce espressamente agli Ebrei di portare addosso. Così tutti capirono perché quei soldati erano morti.

41. Allora lodarono l’opera del Signore, il giudice giusto che svela le cose nascoste.

42. E poi si misero a pregarlo, per ottenere il completo perdono di quel peccato. Il nobile Giuda esortò la sua gente a tenersi lontana dal male, perché avevano visto con i loro occhi quel che era capitato a quei soldati, morti in battaglia a causa del loro peccato.

43. Poi Giuda fece una colletta fra il suo esercito. Raccolse del denaro da ciascun soldato e mandò a Gerusalemme la somma di duemila monete d’argento, e con esse fece offrire un sacrificio per il perdono dei peccati. Il suo fu un gesto bello e nobile, suggerito dalla fiducia nella risurrezione.

44. Infatti, se Giuda non avesse avuto ferma fiducia che quei soldati caduti sarebbero risorti, non avrebbe avuto nessun senso pregare per i morti.

45. Invece Giuda era sicuro che a quanti fanno una morte santa è destinata una ricompensa magnifica. Perciò egli si lasciò ispirare da un pensiero santo e bello. E proprio per quel motivo fece offrire un sacrificio per il perdono, perché quei morti fossero liberati dal loro peccato.