Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 12:11-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

11. Ne seguì una battaglia violenta, ma gli uomini di Giuda Maccabeo, aiutati da Dio, ne uscirono pienamente vincitori. Quei nomadi, quando si videro sconfitti, chiesero a Giuda di fare la pace, promisero di procurargli del bestiame e di continuare ad aiutarlo in altri modi.

12. Giuda Maccabeo, persuaso che gli potevano essere veramente utili in tante cose, fece con loro la pace. E quelli, concluso l’accordo, si ritirarono nelle loro tende.

13. Giuda attaccò anche un’altra città fortificata. Era circondata da mura e abitata da gente di diversa provenienza. Il suo nome era Casfin.

14. Gli assediati, che si credevano al sicuro, fiduciosi nelle solide mura della città e nelle loro riserve di viveri, furono quanto mai insolenti verso Giuda e i suoi uomini: li coprivano di insulti e urlavano orribili bestemmie.

15. Ma Giuda e i suoi soldati invocarono l’aiuto di Dio, il grande dominatore del mondo che, ai tempi di Giosuè, aveva fatto crollare Gerico senza usare né armi né macchine da guerra. Poi assalirono inferociti le mura di Casfin.

16. Come era nel disegno di Dio, conquistarono la città. Fecero una strage indescrivibile. Il lago vicino alla città, largo quattrocento metri circa, alla fine sembrava pieno di sangue.

17. Allontanatisi di centotrenta chilometri circa, Giuda e i suoi uomini arrivarono a Càraca, presso un gruppo di Ebrei chiamati ∆Tubiani.

18. Ma non trovarono Timòteo perché era già partito di là. Egli non aveva concluso nulla, ma aveva lasciato da quelle parti un presidio molto fortificato.

19. Allora Dositeo e Sosipatro, due comandanti dell’esercito di Giuda, attaccarono quella fortezza e uccisero tutti i soldati che Timòteo vi aveva lasciato: erano più di diecimila.

20. Nel frattempo, Giuda Maccabeo divise il suo esercito in diverse pattuglie, e alla testa di ognuna nominò un capo. Poi marciò contro Timòteo, che aveva ai suoi ordini centoventimila fanti e duemilacinquecento cavalieri.

21. Quando fu informato dell’avanzata di Giuda, Timòteo mandò avanti le donne e i bambini con il grosso dei bagagli, per farli rifugiare in una località chiamata Kàrnion. Si trovava in un posto inespugnabile ed era anche difficile raggiungerla perché i ∆passaggi, nella zona, erano tutti strettissimi.

22. Ma quando comparve la prima pattuglia di Giuda, i nemici furono invasi da una grande paura, perché si era manifestato il Dio che vede tutto. Essi cominciarono a fuggire, chi da una parte e chi dall’altra. Nella confusione della fuga, in molti casi si ferivano l’un l’altro, colpiti dalla spada dei propri compagni.