Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Cronache 34:5-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. Fece infine bruciare le ossa dei sacerdoti sugli altari sui quali essi avevano sacrificato. Così purificò Gerusalemme e il territorio di Giuda.

6. In seguito Giosia si occupò delle località delle tribù di Manasse, Èfraim, Simeone e perfino di Nèftali al nord. Ispezionò quelle regioni

7. e distrusse gli altari, ridusse in polvere pali sacri e statue e demolì gli altarini per l’incenso in tutto il territorio d’Israele. Alla fine tornò a Gerusalemme.

8. Il tempio e tutto il regno era stato purificato. Giosia, nel diciottesimo anno del suo regno, decise di restaurare l’edificio del tempio. Diede l’incarico a Safan figlio di Asalia, a Maasia governatore della città e a Iòach figlio di Ioacàz l’araldo.

9. Essi consegnarono il denaro necessario al sommo sacerdote Chelkia: era denaro raccolto per il tempio dai leviti, custodi degli ingressi. Erano offerte provenienti dalle tribù di Manasse, di Èfraim e dal resto del territorio d’Israele, oltre che da tutti gli abitanti di Gerusalemme e delle tribù di Giuda e Beniamino.

10. Il denaro fu dato ai direttori dei lavori nel tempio. Essi lo distribuirono agli operai che eseguivano le opere di consolidamento e di restauro.

11. Con il denaro ricevuto falegnami e muratori dovevano acquistare pietre squadrate e legname per rafforzare le strutture in muratura e in legno di quei locali che i precedenti re di Giuda avevano lasciato andare in rovina.

12. Gli operai eseguivano il lavoro con molto impegno. Erano diretti da alcuni leviti: Iacat e Abdia del gruppo dei discendenti di Merarì, e Zaccaria e Mesullàm del gruppo dei discendenti di Keat. Tutti i leviti dirigenti sapevano suonare qualche strumento musicale.

13. Essi dirigevano i manovali e tutti gli altri operai specializzati nei diversi lavori. Altri leviti erano segretari, ispettori e custodi.

14. Un giorno, nel tempio, mentre veniva ritirato il denaro là custodito, il sacerdote Chelkia trovò il libro della legge del Signore data a Mosè.

15. Chelkia avverti il segretario Safan di aver trovato nel tempio il libro della legge e glielo diede.

16. Safan andò a riferire al re sui lavori e prese con sé il libro. Disse al re: «Stiamo eseguendo tutti i lavori che tu ci hai affidato.

17. È stato ritirato il denaro custodito nel tempio ed è stato consegnato ai direttori dei lavori e agli operai».