Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Cronache 31:1-11-12 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Terminata la festa di Pasqua, gli Israeliti che vi avevano partecipato si sparsero nelle città delle tribù di Giuda, di Beniamino, di Èfraim e di Manasse. Dappertutto andarono a distruggere ed eliminare pali e cippi sacri e ad abbattere sulle colline santuari e altari. Alla fine ogni Israelita tornò a casa nella sua città.

2. Ezechia riorganizzò i gruppi dei sacerdoti e dei leviti. Stabilì le funzioni di ciascuno nei vari tipi di sacrifici, nelle celebrazioni e nelle lodi del Signore all’interno del tempio.

3. Il re destinò una parte del bestiame di sua proprietà per i sacrifici completi del mattino e della sera, del sabato, dell’inizio del mese e delle feste principali, come è prescritto nella legge del Signore.

4. Ordinò agli abitanti di Gerusalemme di consegnare quanto era dovuto ai sacerdoti e ai leviti. Così essi potevano essere liberi di dedicarsi a servire il Signore secondo la sua legge.

5. Appena conobbero quest’ordine, gli Israeliti offrirono in abbondanza i primi raccolti di grano, vino nuovo, olio, miele e degli altri prodotti della terra, oltre alla decima parte di tutti i loro beni.

6. Anche gli abitanti delle altre località del regno di Giuda, compresi quelli che provenivano dal territorio del nord, portarono la decima parte dei loro buoi, delle pecore e di altri beni e la offrirono al Signore loro Dio. Così si accumulò una massa notevole di beni.

7. La consegna delle offerte cominciò nel terzo mese e finì nel settimo.

8. Quando Ezechia e le autorità videro la quantità delle offerte, ringraziarono il Signore e la generosità del suo popolo, Israele.

9. Ezechia s’informò dai sacerdoti e dai leviti sulla quantità delle offerte.

10. Rispose il sommo sacerdote Azaria, discendente di Sadoc: «Da quando è cominciata la raccolta di offerte nel tempio, abbiamo il pane assicurato. Inoltre avanza molta roba, perché il Signore ha dato benessere al suo popolo. Quel che vedi è quanto c’è in più».

11-12. Ezechia ordinò che si preparassero depositi nel tempio per conservare con cura le offerte, le decime e gli altri doni consacrati. Così fu fatto e il levita Conania, aiutato da suo fratello Simei, fu nominato direttore del deposito.