Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Cronache 30:6-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

6. Partirono messaggeri per le località di tutto il territorio d’Israele e di Giuda. Avevano le lettere firmate dal re e dalle autorità. Per ordine del re dappertutto facevano questo discorso agli Israeliti del nord:«Voi vi siete salvati dagli Assiri che hanno conquistato il paese. Ora ritornate al Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe e Dio ritornerà a voi.

7. Non imitate l’infedeltà dei vostri padri e dei vostri fratelli. Avete visto come il Signore, Dio dei vostri padri, li ha mandati in rovina.

8. Non ostinatevi come fecero i vostri padri, tendete la mano al Signore. Venite nel suo tempio, che egli ha consacrato per sempre; ubbidite al Signore vostro Dio, ed egli non sarà più contro di voi.

9. Se voi tornerete al Signore, anche i vostri parenti e i vostri figli riceveranno misericordia là dove sono deportati e forse potranno tornare in questa terra. Il Signore vostro Dio, infatti, è misericordioso e clemente e non distoglie il suo sguardo da voi, se tornate a lui».

10. Di città in città, i messaggeri ripeterono questo discorso nei territori delle tribù di Èfraim e Manasse e giunsero fino in quelli della tribù di Zàbulon. Ma la gente li derideva e li prendeva in giro.

11. Però alcune persone delle tribù di Aser, di Manasse e di Zàbulon riconobbero le loro colpe e decisero di venire a Gerusalemme.

12. Nel territorio di Giuda, invece, Dio fece in modo che tutti fossero concordi nell’ubbidire all’ordine del re e delle altre autorità, conforme alla parola del Signore.

13. Nel secondo mese dell’anno moltissime persone vennero a Gerusalemme per celebrare la festa dei Pani non lievitati. Era un’assemblea numerosissima.

14. Per prima cosa eliminarono gli altari di altri dèi, che si trovavano a Gerusalemme, anche quelli per le offerte d’incenso, e li gettarono nel torrente Cedron.

15. Il giorno quattordici del secondo mese furono uccisi gli agnelli per la Pasqua. I sacerdoti e i leviti, umiliati, si purificarono e poterono offrire nel tempio i sacrifici completi.

16. Secondo la legge di Mosè, uomo di Dio, i sacerdoti si misero al loro posto: i leviti portavano loro il sangue ed essi facevano le aspersioni.

17. Infatti, tra la gente, molti non si erano purificati e perciò non potevano compiere riti in onore del Signore: allora i leviti li sostituirono nell’uccisione degli agnelli perché quelli non erano purificati per poterli consacrare loro stessi al Signore

18. Queste persone mangiarono ugualmente l’agnello pasquale, anche se era proibito dalle norme scritte. Così fecero moltissime persone provenienti dalle tribù di Èfraim, Manasse, Ìssacar e Zàbulon, perché Ezechia aveva fatto questa preghiera: «Signore, tu sei buono, perdona

19. queste persone che non hanno osservato le norme della purificazione. Esse hanno deciso sinceramente di essere fedeli a te, Signore, Dio dei loro padri».

20. Il Signore ascoltò la preghiera di Ezechia e perdonò quella gente.