Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Cronache 30:14-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

14. Per prima cosa eliminarono gli altari di altri dèi, che si trovavano a Gerusalemme, anche quelli per le offerte d’incenso, e li gettarono nel torrente Cedron.

15. Il giorno quattordici del secondo mese furono uccisi gli agnelli per la Pasqua. I sacerdoti e i leviti, umiliati, si purificarono e poterono offrire nel tempio i sacrifici completi.

16. Secondo la legge di Mosè, uomo di Dio, i sacerdoti si misero al loro posto: i leviti portavano loro il sangue ed essi facevano le aspersioni.

17. Infatti, tra la gente, molti non si erano purificati e perciò non potevano compiere riti in onore del Signore: allora i leviti li sostituirono nell’uccisione degli agnelli perché quelli non erano purificati per poterli consacrare loro stessi al Signore

18. Queste persone mangiarono ugualmente l’agnello pasquale, anche se era proibito dalle norme scritte. Così fecero moltissime persone provenienti dalle tribù di Èfraim, Manasse, Ìssacar e Zàbulon, perché Ezechia aveva fatto questa preghiera: «Signore, tu sei buono, perdona

19. queste persone che non hanno osservato le norme della purificazione. Esse hanno deciso sinceramente di essere fedeli a te, Signore, Dio dei loro padri».

20. Il Signore ascoltò la preghiera di Ezechia e perdonò quella gente.

21. Gli Israeliti presenti a Gerusalemme celebrarono con grande gioia la settimana della festa dei Pani non lievitati. Ogni giorno i sacerdoti e i leviti lodavano il Signore con il potente suono dei loro strumenti musicali.

22. Ezechia incoraggiò coloro che avevano mostrato di comprendere la volontà del Signore. Essi, per sette giorni, offrirono i sacrifici per i banchetti sacri e lodarono il Signore, Dio dei loro padri.

23. L’assemblea decise di prolungare la festa per altri sette giorni e anche questa seconda settimana fu piena di gioia.

24. Il re Ezechia, infatti, mise a disposizione del popolo mille buoi e settemila pecore, e le altre autorità altri mille buoi e diecimila pecore. Moltissimi sacerdoti si purificarono per i sacrifici.

25. Gli abitanti del regno di Giuda, i sacerdoti e i leviti, la gente venuta dai territori del nord, sia i pellegrini sia quelli che si erano stabiliti nel regno di Giuda, tutti furono pieni di gioia.

26. La gioia di Gerusalemme fu grandissima, perché un simile avvenimento non si era visto dai tempi del re Salomone figlio di Davide.

27. Alla fine i sacerdoti leviti benedissero il popolo. La loro richiesta fu accolta e la loro preghiera raggiunse il cielo, la santa dimora di Dio.