Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Cronache 30:1-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Ezechia decise di invitare tutti gli abitanti del paese a celebrare la Pasqua del Signore, Dio d’Israele, nel suo tempio a Gerusalemme. Decise perciò di mandare lettere d’invito anche alle tribù di Èfraim e Manasse nel regno d’Israele al nord.

2. Il re, d’accordo con le autorità e l’assemblea degli abitanti di Gerusalemme, stabilì di celebrare la Pasqua nel secondo mese dell’anno.

3. Non era stato possibile celebrarla nel primo mese sia perché i sacerdoti non si erano ancora purificati in numero sufficiente sia perché il popolo non si era radunato a Gerusalemme.

4. Il re e l’assemblea del popolo furono d’accordo.

5. Stabilirono di mandare a tutti gli Israeliti, da Bersabea a sud fino a Dan a nord, l’invito di venire a Gerusalemme per la Pasqua del Signore Dio d’Israele. Solo pochi, infatti, l’avevano già celebrata secondo le prescrizioni.

6. Partirono messaggeri per le località di tutto il territorio d’Israele e di Giuda. Avevano le lettere firmate dal re e dalle autorità. Per ordine del re dappertutto facevano questo discorso agli Israeliti del nord:«Voi vi siete salvati dagli Assiri che hanno conquistato il paese. Ora ritornate al Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe e Dio ritornerà a voi.

7. Non imitate l’infedeltà dei vostri padri e dei vostri fratelli. Avete visto come il Signore, Dio dei vostri padri, li ha mandati in rovina.

8. Non ostinatevi come fecero i vostri padri, tendete la mano al Signore. Venite nel suo tempio, che egli ha consacrato per sempre; ubbidite al Signore vostro Dio, ed egli non sarà più contro di voi.

9. Se voi tornerete al Signore, anche i vostri parenti e i vostri figli riceveranno misericordia là dove sono deportati e forse potranno tornare in questa terra. Il Signore vostro Dio, infatti, è misericordioso e clemente e non distoglie il suo sguardo da voi, se tornate a lui».

10. Di città in città, i messaggeri ripeterono questo discorso nei territori delle tribù di Èfraim e Manasse e giunsero fino in quelli della tribù di Zàbulon. Ma la gente li derideva e li prendeva in giro.